Sciopero delle ambulanze, Mezzolani: “Nessun taglio, protesta immotivata”

In provincia di Macerata i servizi primari saranno garantiti dalle associazioni non aderenti all'Anpas. L'assessore regionale critica l'associazione che si è allontanata dal tavolo delle trattative senza firmare l'accordo finale

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La Croce Gialla, dopo aver sospeso oggi dalle 7 alle 20 tutti i servizi secondari svolti  e dopo aver protestato con un corteo di ambulanze a sirene piegate per Asur e ospedali riuniti.
«A seguito della rottura delle trattative  – fanno sapere – dopo 10 ore tra Anpas Marche e Regione Marche, riguardante il riconoscimento delle spese effettivamente sostenute dalle associazioni (Croci) per i trasporti sanitari,dalle ore 7 di domani la sospensione dei servizi sarà totale compreso il 118 in tutto il territorio della regione Marche. Non avremmo mai voluto arrivare ad una tale decisione – dicono dalla Croce Gialla- ma siamo costretti ad agire così per poter continuare a sopravvivere, visti i ridicoli rimborsi che ci vengono riconosciuti per ciò che facciamo se non cambieranno le cose saremmo presto costretti a chiudere per sempre i battenti. La sospensione riguarda tutte le associazioni Anpas della regione».
Per quanto riguarda la provincia di Macerata e in particolare l’Area Vasta 3, il servizio sarà comunque garantito: «Se l’Anpas dovesse persistere – spiega il direttore Asur  Piero Ciccarelli – le altre associazioni sopperiranno alle emergenze».

Almerino Mezzolani

Almerino Mezzolani

L’assessore regionale alla salute Almerino Mezzolani critica l’atteggiamento degli aderenti all’associazione: «Non è condivisibile l’atteggiamento dell’Anpas che, unica tra tutte le Croci onlus, non ha firmato, ieri, il protocollo d’intesa sui trasporti sanitari. Una posizione che francamente lascia interdetti, in quanto l’accordo è stato siglato, invece, delle altre associazioni: Croce rossa, Misericordie, Marche pubbliche assistenze, che coprono l’80 per cento dei servizi erogati. Non è comprensibile questo atteggiamento – rimarca l’assessore – perché tutte le altre Croci hanno condiviso l’intesa sia sul pregresso, sia sui percorsi che guideranno il settore nel prossimo futuro. Bastano pochi dati per sottolineare il grande e responsabile lavoro comune che è stato portato avanti dalla Regione, dall’Asur e dalla Croci (Anpas esclusa). Malgrado il taglio previsto dalla spending review dello Stato, in misura pari al 10% del costo del servizio complessivo, siamo riusciti a definire i tetti di spesa per il quadriennio 2013-16 relativi al trasporto prevalentemente sanitario – per il quale non è stato previsto alcun taglio – e per il trasporto in emergenza, per il quale è stato previsto un incremento del tetto di spesa storico del 30%. L’ipotesi di accordo, appena approvata dalla Giunta, darà la possibilità di ricontrattare, in ciascuna Area Vasta, i trasporti necessari, per i quali alle Associazioni che daranno la disponibilità a effettuare i servizi richiesti, saranno riconosciuti i costi effettivamente sostenuti e documentati, come previsto dalla nuova normativa. È stato inoltre riconosciuto, per il triennio precedente 2010-12, un incremento del tetto di spesa storico pari a 1.500.000 di euro  che sarà riconosciuto alle Associazioni che hanno fornito le prestazioni in emergenza sulla base della documentazione dei costi sostenuti. L’Anpas, che ha partecipato alle dieci ore della riunione – conclude Mezzolani – ha deciso di non sottoscrivere il testo finale e questa, francamente lascia interdetti, perché non se ne comprendono le reali motivazioni. Invito, pertanto, i responsabili dell’associazione a rivedere la propria posizione, a non rompere l’unità costruita con le Croci, perché è necessario il contributo e la partecipazione di tutti per continuare a garantire la sostenibilità dei trasporti sanitari, per la quale è essenziale la presenza di tutte le associazioni di volontariato e della Croce rossa».



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