Un ritratto di Mussolini vestito da antico romano, a cavallo di un destriero bianco, e con la spada in mano, è stato restaurato e ricollocato oggi, con tanto di cerimonia, nell’Aula magna della scuola per il quale era stato realizzato nel 1937, l’Istituto tecnico Umberto primo di Ascoli Piceno. Una scelta che ha suscitato polemiche e proteste in città, con l’Anpi che esprime «profonda preoccupazione» perchè il dipinto del pittore Aldo Castelli (1900-1965) torna in un istituto scolastico. «Al di là del giudizio sul valore artistico – afferma l’Associazione dei partigiani – ci si chiede se sia opportuna la sua collocazione in una scuola, luogo deputato alla formazione dell’uomo e del cittadino, così come sancito dalla Carta Costituzionale, nata dalla Resistenza e dalla Lotta di Liberazione dal nazifascismo».
L’Anpi chiede alle istituzioni cittadine di spostare altrove il ritratto, evitando che «con il suo carico simbolico crei conflitti, esacerbando gli animi dei giovani in merito ad un periodo storico con il quale ancora molti conti sono in sospeso». Di parere opposto il preside dell’Itc, il prof. Arturo Verna. «Si tratta di un fatto artistico e culturale – così ha detto oggi – e un’opera è tornata nel luogo per il quale era stata realizzata». La tavola, divisa in due parti, misura 2,20 metri per 1,50. Rappresenta un vecchio e un giovane, mentre in alto si vede un condottiero a cavallo con una folta capigliatura la spada in mano, ritratto idealizzato di Benito Mussolini. «Non siamo in presenza di un ritratto di Mussolini ma di una allegoria del Duce o meglio ancora di un’allegoria della riforma della scuola che il Fascismo voleva, manifestando la capacità e il potere di livellare gli istituti, portando una scuola tecnica a livello dei licei» sostiene Verna.
Mussolini con la chioma. Il preside insiste: «il fatto stesso che il Duce sia stato rappresentato con una chioma fa capire che si tratta di un Mussolini idealizzato. Il ritratto non è specificatamente suo, ma del Fascismo». Come se la cosa potesse tranquillizzare qualcuno. Rimosse dall’aula magna dopo la caduta del regime, per anni le due tavole sono state conservate negli scantinati di Palazzo Sanità, da dove poi però erano scomparse. Recentemente sono state rintracciate una in un ufficio della Provincia ad Ascoli Piceno e l’altra presso un privato.
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Ma l’anpi non si rende conto che l’Italia sta andando alla malora?
Con l’alta finanza che opprime le genti, non trovano niente di meglio da fare che combattere contro il fantasma di Mussolini; ma del resto cosa possono di più?…questo sistema è frutto del loro retaggio culturale.
Questo sistema è frutto della tua bassa cultura.
Ti rendi conto che se l’Italia è in malora è a causa di quelli che per anni hanno sostenuto governi corrotti e puttanieri?
Spegni la TV e accendi il cervello.
L’ anpi ha rotto veramente le scatole. Associazione di finti partigiani che sostengono le più stupide cavolate
Erasmo, io me ne rendo conto benissimo, è l’anpi che ancora da la caccia a qualcuno che non esiste più da oltre 60 anni. La morale falla a loro.
Che soggetti…
Arrivato Paride la bassa cultura sta a due.
Io sono con l’ANPI.
Quindi la morale vienila a fare a me.
Domani pomeriggio saremo in piazza Annessione (Macerata), ci sarà un bellissimo presidio in risposta al corteo fascista e razzista di Forza Nuova.
Sarà un piacere.
….. protestare contro la delinquenza e il degrado non e razzismo …. far finta di niente e’ incece cos’e’.
Le radici traggono linfa dai miti.
E il mito è un’arma da gioco.
Pur sempre un’arma, pur sempre un gioco.
(P. Buttafuoco, Cabaret Voltaire – 2008)
Se il quadro è stato rimesso dov’era, che male c’è? Se certe manifestazioni di intolleranza, a guerra conclusa, potevano essere comprese, oggi mi sembrano fuori luogo. Servono solo a dare importanza a cose che importanza non hanno più, soprattutto per i giovani fruitori della scuola.
Da uomo, che una volta si sarebbe detto di sinistra, mi chiedo se è giusto cancellare le scritte e togliere i quadri, ma lasciare in piedi scuole, monumenti, municipi, sazioni ferrovierie ecc ecc.
Caro ANPI, a volte combattere contro i fantasmi si rischia di ottenere l’effetto contrario. Quello di resuscitarli.
che palle sti partigiani ancora, ma magari ritornasse Benito, a posto della gentaglia che c’e’ in politica oggi!