di Laura Boccanera
“E’ stato un anno di grandi soddisfazioni, la sintesi di 4 anni di lavoro che ci ha portato ad essere il comune con le tariffe più basse delle Marche, con un turismo che aumenta del 30% e con un programma culturale di spessore”. Così ha aperto il sindaco Massimo Mobili la tradizione conferenza stampa di fine anno. Un appuntamento ormai consueto per la giunta che traccia il bilancio delle attività compiute. Ma questo è anche l’ultimo Natale della giunta Mobili ed è il sindaco stesso che però si dichiara pronto a continuare l’impegno qualora cambi il modo di far politica. “Basta giochetti e guardiamo alla gente – dice – cambiamento non significa cambiare le persone o i volti, ma cambiare atteggiamento. Non si possono più esistere schieramenti opposti, ma partiti responsabili che operano per il bene della città. Siamo dunque disposti ad andare avanti, ma con le nostre regole, senza giochetti. Il problema – continua il sindaco – non è quello che faccio io, ma quello che ha intenzione di fare il partito. Chi di dovere è già stato informato su quali siano le condizioni per poter continuare. Il congresso di fine gennaio del Pdl sarà un momento importante per costruire un progetto per la città”. La conviviale di fine anno è stata anche l’occasione per ogni assessore per elencare le attività svolte durante l’anno e per anticipare quanto in programma nel 2011 (ne daremo conto in modo approfondito negli articoli dei prossimi giorni ndr), ma non sono mancate alcune stoccate politiche per scelte che proprio non sono andate giù all’amministrazione. Torna ad esempio sulla bocciatura della bretella di Santa Maria Apparente (la variante Morichetti bocciata in consiglio dal voto di Fausto Troiani Pdl) il vice sindaco Claudio Morresi: “ è stato un dispetto al quartiere e alla città tutta”. E se nel 2011 Morresi, che è anche assessore al bilancio, si dice soddisfatto per aver rispettato il patto di stabilità, anticipa anche che probabilmente non sarà possibile invece fare il bilancio di previsione per il prossimo anno prima delle elezioni: “cambia il sistema della contabilità pubblica e non credo ci siano i tempi con le risorse che abbiamo per arrivare al bilancio di previsione”.
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