di Laura Boccanera
“Sono nella Dc da quando avevo 23 anni e non potrei mai fare accordi con Silenzi”. Così Alfredo Perugini, l’assessore all’urbanistica del Comune di Civitanova, in forza all’Udc dopo la doccia fredda di Andrea Doria che riferiva di un possibile avvicinamento al modello Marche anche per le elezioni amministrative comunali. Ma l’assessore Perugini non la pensa allo stesso modo, anzi ieri sera, nel corso della conferenza stampa di fine anno ha rimarcato la sua totale adesione alla maggioranza e il rifiuto del laboratorio Udc-Pd: “Credo che l’esperienza del Laboratorio Marche sia sbagliata e i numeri lo confermano. Appoggio questa maggioranza e arriveremo alla fine del mandato. Per ora sto nell’Udc, se poi qualora il partito prenderà un’altra strada farò delle valutazioni. Sono un fautore del terzo polo e non devo elaborare lutti” -una stoccata a Doria uscito da Forza Italia per entrare nell’Udc. E il passato politico del consigliere viene ricordato anche da Giovanni Corallini del Pdl: “Caro Andrea, ti ho tenuto a braccetto quando mi hai chiesto consigli e quando eri scoraggiato perché non ti era stato riconosciuto un ruolo in politica nonostante gli anni che gli hai dedicato. Ti ho anche consigliato di dedicarti con altre finalità alla tua partecipazione quotidiana, ma ad un certo punto, te ne sei uscito da Forza Italia solo per tue insoddisfazioni personali – dice Corallini – parli di strategie e modelli provinciali e regionali, ma di idee e progetti niente! Cosa ne pensi del cavalcavia, del porto turistico, delle attività produttive, del commercio? Fino a ieri parlavi di un modello e un progetto di centrodestra a Civitanova che hai sostenuto per quindici anni. Non vorrei che tutto questo sgomitare e mettersi in prima fila a paventare alleanze di colore e non di sostanza, nasconda invece la ricerca di un posto al sole”.
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