In provincia di Macerata c’è un piccolo esercito di lavoratori diversi dagli altri. Sono quelli in regola. Titolari e dipendenti di aziende che hanno superato l’esame della Direzione territoriale del lavoro,infatti, sono un’eccezione. Il quadro dipinto dall’ente non è confortante, per quel che riguarda la nostra realtà. I dati – ancora parziali – relativi al 2011, raccontano una brutta storia: su 1553 aziende che sono finite sotto l’occhio della direzione provinciale del lavoro, 939 sono risultate essere non in regola. I lavoratori “irregolari” sono 1082, mentre quelli totalmente in nero, sconosciuti al fisco, sono poco meno della metà: 450.
La situazione delle cooperative, monitorata dall’Osservatorio provinciale sulla cooperazione, fa registrare un certo miglioramento. L’Osservatorio, che fra i propri compiti istituzionali ha quello di realizzare e monitorare su tutto il territorio un’efficace e capillare azione di contrasto al fenomeno delle cosiddette “cooperative spurie”, cioè quelle che nella scelta dei rapporti di lavoro con i soci e i lavoratori spesso disattendono i principi cardine che caratterizzano i rapporti di lavoro dipendente ed autonomo, nel 2010 ha preso in esame 53 cooperative. Di queste, 29 sono risultate in regola, mentre 24 hanno fatto registrare violazioni; i lavoratori irregolari di queste cooperative, nel 2010, erano 126, mentre quelli in nero 23.
Nel 2011 le cooperative ispezionate, tra quelle associate all’Opc e quelle non iscritte, sono state 58, di cui 13 non in regola. 52 i lavoratori irregolari, mentre non è stato pizzicato nessun dipendente in nero.
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