di Lucia Paciaroni
“E’ stato un anno proficuo ed impegnativo”. Con queste parole il prefetto Vittorio Piscitelli ha aperto la conferenza stampa di fine anno, che si è tenuta questa mattina. Presente anche il vice prefetto Tiziana Tombesi.
Il Prefetto ha subito evidenziato la “classifica della qualità della vita, che vede Macerata scendere al trentottesimo posto, un dato che pesa molto sulle nostre teste” ed ha aggiunto: “La crisi ha abbassato tutto, la qualità dei servizi e della vita, il contesto è poco rassicurante, ma la nostra è stata un’attività intensa, ci siamo mossi a trecentosessanta gradi in tutti i settori e, mai come quest’anno, ci siamo occupati di tutti gli ambiti di nostra competenza”.
Il 2011 è stato caratterizzato dalle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che ha visto la Prefettura coinvolta in prima linea con numerosi eventi ed
iniziative. Da evidenziare, la mostra “L’Italia s’è desta!”, che sarà riproposta nel 2012 a Roma. “Nel corso della presentazione, all’Università di Macerata, avevo auspicato di far diventare la satira politica una disciplina di insegnamento – ha ricordato il prefetto Piscitelli – Una proposta ben accolta, ho avuto infatti notizia che la facoltà di scienze della comunicazione sta pensando all’organizzazione di corsi sulla materia”. Tra gli impegni dell’anno che si sta concludendo, anche i tavoli di riconciliazione per le vertenze aziendali e il forte impegno nella campagna di informazione e prevenzione su droghe e dipendenze patologiche.
Il prefetto Piscitelli si è soffermato su quest’ultimo tema: “Non c’è una vera consapevolezza dei rischi che i ragazzi corrono e c’è stata un’impennata negli ultimi anni: lo spaccio è aumentato. I numerosi sequestri confermano che c’è una richiesta esagerata di qualsiasi tipo di droga. Si tratta di un problema che coinvolge tutti quanti e insieme dobbiamo impegnarci”.
In aumento anche i furti predatori. “Non è una situazione facile, le bande si spostano continuamente sul territorio e stiamo provando a creare una sinergia con la polizia municipale” ha spiegato il prefetto, che ha sottolineato anche “l’importanza dei sistemi di allarme e la videosorveglianza nei comuni, così come quella della collaborazione tra tutte le forze dell’ordine e i cittadini”.
Gli interventi hanno riguardato anche il settore dell’immigrazione: lo scorso febbraio è stato presentato un rapporto sul tema, in cui sono contenute indicazioni per l’adozione di politiche per andare incontro alle esigenze di integrazione. Il Prefetto ha espresso a riguardo “la delusione per la scarsa partecipazione degli enti pubblici alla presentazione”. Rimanendo in tema di immigrazione, si registra un calo delle richieste di cittadinanza.
E ancora, sono stati ricordati i patti di sicurezza sottoscritti, il protocollo sugli appalti, l’accordo sottoscritto con la Direzione Provinciale del Lavoro sui vigili presenti sui luoghi di lavoro, il commissariamento della Provincia di Macerata, l’organizzazione dei test di lingua necessari per il permesso di soggiorno (il 73 per cento ha superato l’esame, il 19 è stato respinto, mentre l’8 per cento non si è presentato).
“Un impegno a trecentosessanta gradi – ha ribadito il prefetto Piscitelli – Nonostante anche la Prefettura sia in sottorganico, siamo riusciti a mantenere alto ed efficiente il livello attraverso una razionalizzazione delle procedure dei lavori”.
Analizzando i dati nel dettaglio, vediamo che nel complesso il totale generale dei delitti in provincia nel periodo gennaio – novembre 2011 rispetto all’analogo periodo del 2010 è aumentato del 3,2% ( da 10371 a 10705) . La Provincia di Macerata è sostanzialmente immune da fenomeni di criminalità organizzata a carattere mafioso endogeno, mentre si sono evidenziati fenomeni associativi semplici, volti prevalentemente alla consumazione di truffe o alla gestione del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Desta invece preoccupazione la dinamica, in crescita, dei cosiddetti “reati predatori” (furti e rapine). In particolare i furti in abitazioni, nel periodo gennaio-novembre, hanno subito un aumento, rispetto allo scorso anno, del 21,8% ( da 684 a 833) . Parimenti il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti – sempre nel predetto periodo – è risultato in aumento del 38,2% ( da 80 a 123 ). Nel 2011 sono stati consumati tre omicidi volontari riconducibili al reato del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti ( vedi Porto Recanati e Cingoli)
Risultano invece in calo i reati riferiti ai delitti contro la persona (- 16,8%), alle rapine in banca (-18,2%) , alle estorsioni ( 20,8%) e alla prostituzione (- 66%). Il dato riferito all’usura è rimasto invariato (un delitto).
Per una disamina di dettaglio si deve rilevare che prendendo come punto di riferimento i 13 maggiori comuni della provincia (popolazione 214.573 abitanti pari al 71,2 % del totale ) nel periodo gennaio-novembre 2011, i delitti riguardanti i furti in abitazioni sono risultati 626 pari al 76,1 % del totale provinciale mentre i reati riferiti allo spaccio sono risultati 92 pari al 74,8% del dato provinciale .
I reati ambientali più frequenti in provincia sono gli incendi boschivi dolosi, gli inquinamenti idrici e la costituzione di discariche abusive. Lo stato d’insicurezza del territorio per l’abbandono dei terreni montani e la carenza di opere di difesa del suolo rimane un fenomeno molto allarmante.
Come noto in questa provincia in corso la realizzazione della Quadrilatero: nel 2007 è stato sottoscritto in Prefettura il Protocollo d’Intesa tra la Prefettura, la Società Quadrilatero (Soggetto Attuatore) e la Società di Progetto Val di Chienti S.C.p.A. (Contraente Generale) per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della malavita organizzata. Il 19 ottobre 2010 si è proceduto alla sottoscrizione di un Atto Aggiuntivo rivolto al controllo della qualità del calcestruzzo.
E ancora, alla data del 30 novembre 2011 il Gruppo Interforze costituito presso la Prefettura si è riunito 21 volte .
In sede di attuazione del Protocollo citato prima nel periodo 2008 – 2011 è stato svolto un importante lavoro di prevenzione che si è concretizzato nel rilascio di 969 certificazioni antimafia di cui 169 nel 2008, 215 nel 2009, 395 nel 2010 e n. 240 nel 2011.
Nel periodo in esame sono stati effettuati 9 accessi ai cantieri della Quadrilatero di cui 2 nel 2008, 1 nel 2009, 2 nel 2010 e 3 nel 2011. Dei nove accessi effettuati quattro sono stati svolti alla verifica della qualità del calcestruzzo e uno nei confronti di una cava sita nel Comune di Matelica, autorizzata dall’Amministrazione Provinciale alla realizzazione di un progetto che prevede per l’area in questione un reinterro parziale di 73.000 mc, di cui 40.000 mc. provenienti dall’esterno (cantieri della Quadrilatero). Nel corso dei suddetti accessi sono state controllate 623 persone e 320 mezzi.
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Finchè la legge italiana permetterà ai delinquenti di agire indisturbati ogni statistica lascerà sempre il tempo che trova, bisogna assolutamente e rapidamente prendere provvedimenti adeguati a quello che la situazione richiede, solo allora i numeri avranno un senso!
E poi dicono che la crisi colpisce tutti i settori…