Marco Di Crescenzo in azione tra due difensori avversari
di Andrea Busiello
E’ partito da Macerata per arrivare il più lontano possibile. Stiamo parlando di Marco Di Crescenzo, attaccante classe 1989 di proprietà del Siena che da alcuni anni girovaga tra squadre di professionisti. Quest’anno è al Fano e le cose non stanno andando troppo bene. Noi lo abbiamo ascoltato per percepire un pò le sue sensazioni e lui stesso ha espresso la ferma volontà di tornare a giocare nella Maceratese in un futuro non troppo lontano.
Classe ’89 ma con diverse esperienze importanti alle spalle: ce le ricorda?
“Sono cresciuto nel settore giovanile del Real Macerata dove mi sono trovato alla grande, un ambiente unico. Poi sono andato all’Ancona e successivamente alla Reggiana. Da lì sono passato poi al Siena e dopo al Poggibonsi ed alla Sangiustese a gennaio. L’anno dopo con la Sangiovannesse ho fatto i play off per andare in C1 ed ora sono a Fano con la speranza di ottenere la salvezza”.
Mi diceva che c’era una persona che voleva ringraziare pubblicamente…
“Si, si tratta del mio allenatore all’Ancona ed alla Reggiana Franco Gianangeli che per me è stato un maestro. Una persona magnifica oltre che un gran bravo allenatore”.
C’è un giocatore in particolare al quale si ispira?
“Non ho giocatori a cui mi ispiro però mi piacciono molto Inzaghi e Milito, anche se sono del Milan”.
Quest’anno è al Fano. Come stanno andando le cose?
“Quest’anno le cose non stanno andando benissimo però io penso che l’importante è non mollare mai. La vita può cambiare da un momento all altro”.
Da maceratese doc non può non seguire le sorti della Maceratese: cosa pensa della squadra biancorossa?
“La Maceratese è sempre stato il mio sogno. Mi spiace troppo vederla in categorie che non le competono e spero presto di vederla tra i prof e magari vestire pure quella maglia tanto sperata”.
Il futuro di Marco Di Crescenzo sarà ancora tra i prof?
“Spero tra i prof, comunque ho ancora un contratto di 2 anni con il Siena quindi non dipende solo da me”.
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Conosco Marco fin da bambino quando, appassionato di calcio, se ne andava, insieme al padre Fabio (giocatore dilettante di buon livello), a vedere qualche partita della nazionale.
L’ho ritrovato qualche anno dopo in un importante settore giovanile (il Siena) impiegato nella squadra Primavera e spesso convocato in azzurro nelle nazionali targate Rocca.
Poi una serie di gravi infortuni gli hanno impedito di confermare le grandi aspettative.
La giovane età gli consente tuttavia di poter confidare in un ritorno a buoni livelli.
Gli faccio pertanto un sincero in bocca al lupo con la speranza che questo suo desiderio di vestire un giorno i colori della squadra della sua città (la Maceratese) ooincidano anche con momenti migliori del calcio cittadino.