di Alessandra Pierini
Da oggi e per i prossimi mesi la nostra città avrà 120 cittadini in più provenienti per lo più dalla Comunità europea ma in parte anche dal resto del mondo. Sono gli studenti che hanno scelto l’Ateneo maceratese e l’Accademia delle Belle Arti come luogo ideale dove svolgere il programma Erasmus. Gli “Erasmus” sono stati accolti questa mattina nel corso della giornata di benvenuto alla quale hanno preso parte anche molti studenti italiani che, fatta un’esperienza all’estero, hanno capito quanto è difficile essere in una città nuova, lontani da casa, e si dedicano ad attività di accoglienza e di organizzazione eventi a sfondo internazionale. L’Aula Magna dove gli studenti sono stati ospitati questa mattina si è trasformata così in una piccola fetta di mondo composta da 22 nazionalità (Australia, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Cina, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Turchia e Ungheria). L’italiano, che molti conoscono ancora poco, è stata la lingua utilizzata dai relatori ma tra il pubblico circolavano parole provenienti da diversi paesi in una fusione inedita di suoni ed accenti. Per fortuna gli applausi, continui e numerosi, oltre a manifestare l’entusiasmo per la nuova esperienza, hanno accomunato tutti.
Gli studenti Erasmus potranno contare sull’assistenza dell’Ateneo ma anche sulla vicinanza di associazioni e organizzazioni che li supporteranno perché possano sentirsi a loro agio, come se fossero a casa: il Cus per gli sportivi, il Coro Universitario per chi sa cantare, RUM la Radio Universitaria, l’associazione stuidentesca MacErasmus, che organizzerà viaggi alla scoperta dell’Italia, cene internazionali e momenti di divertimento e anche la recitazione con Studio Teatro.
«Sono dal 2008 il delegato per i rapporti internazionali dell’università – ci spiega Angelo Ventrone, docente dell’università di Macerata – e credo che l’internazionalizzazione sia la chiave per il futuro. Stiamo ottenendo risultati significativi: i ragazzi vengono da 22 paesi ma abbiamo accordi con 126 paesi europei e una decina con paesi extraeuropei. Nonostante i tagli alle borse di studio gli studenti che partecipano al programma Erasmus continuano ad aumentare. Vuol dire che c’è voglia di Europa. Significativo è anche il numero di studenti che inviamo in giro per mondo per formarsi e farsi un curriculum europeo. La familiarità con il resto del mondo è una delle questioni su cui l’Università deve assolutamente investire perché bisogna andare e scoprire le realtà di cui si è sentito solo parlare. »
Dello stesso avviso Teresa Marasca, delegata Erasmus per l’Accademia delle Belle Arti di Macerata: «C’è una grande richiesta di partecipazione dalla Turchia, quest’anno abbiamo ben 4 studenti che vengono da quel paese, ma anche dalla Romania, dalla Bulgaria e dalla Lituania. Gli scambi sono importanti e ci danno anche la possibilità di mettere a confronto la didattica.»
Oggi viaggiare è molto più semplice .« Ai miei tempi – ha ricordato il prof. Hans George Grüning, delegato Erasmus – ancora persistevano stereotipi negativi. Era difficile viaggiare, andare a studiare all’estero, mentre voi oggi potete muovervi in modo molto più semplice, ricevendo anche accoglienza e assistenza.»
I ragazzi sono stati ospitati, prima della visita ufficiale della città, a Palazzo Buonaccorsi per un buffet. Sembrano tutti a loro agio e non è facile distinguere, se non dal modo di parlare, quali sono gli studenti stranieri e quali gli italiani.
Nazli viene dalla Turchia ed è arrivata con altri 7 studenti: «Lo scorso anno sono venuti dei miei amici e mi hanno parlato molto bene di questo ateneo perciò ho scelto di venire a Macerata anche io. La città mi piace molto, credo che staremo bene.» Hugo viene da Santiago e frequenterà la facoltà di economia, è arrivato da due settimane e ha partecipato ai corsi di lingua italiana organizzati dall’ateneo: «Per ora è una bella esperienza anche se Macerata è una città molto piccola, non pensavo.» Cornelia, Ania e Marcin vengono dalla Polonia, frequenteranno la facoltà di giurisprudenza e anche loro parlano molto bene della nostra università: «Macerata è la seconda università in Italia per quanto riguarda la nostra facoltà. E’ una buona università e non è costosa. Da Macerata è anche possibile viaggiare e vedere il resto d’Italia, sempre a prezzi contenuti.»
La giornata di benvenuto è proseguita con la visita della città e l’aperitivo al bar centrale. «Facciamo in modo che i ragazzi vedano le nostre bellezze e assaggino i nostri prodotti – ha precisato Angelo Ventrone – perché diventino ambasciatori delle nostre risorse all’estero.» Intanto Macerata sembra oggi non avere più confini.
(Foto di Guido Picchio)
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Complimenti ai delegati maceratesi Erasmus, questa è la città universitaria che auspichiamo. Tanti auguri di buon lavoro, ho sempre creduto in questa internazionalizzazione della scuola italiana.