I proverbi di dicembre

Dialettandoci

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dicembre

di Fabio Macedoni

I proverbi di dicembre.

Dicembre pija, giugnu rènne.

(Dicembre prende – il grano – , giugno lo restituisce)

Dicembre piovoso, anno abbondoso.

(Dicembre piovoso, anno d’abbondanza)

Dicembre, avandi me scalla, jetro me ‘ngènne.

(Dicembre, si sta al focolare: davanti mi scalda, dietro fa freddissimo)

Dicembre da le feste, gennaro da le pezze.

(Dicembre dalle feste, gennaio delle pezze)

Sanda Viviana, scarpe de ferro, carzitti de lana.

(Santa Bibiana, 3 dicembre, scarpe di ferro e calzetti di lana)

Sanda Lucia, dentro l’occhj e fora ‘a porcarìa.

(Santa Lucia, dentro gli occhi fuori il male; la Santa protegge la vista)


S. Lucia, ‘a jornata più corta che ce sia.

(Santa Lucia, la giornata più  corta dell’anno)

Santa Lucia da la brodarella, Natale da le stradarella.

(Santa Lucia con il fango, Natale all’asciutto)

Da S. Lucia a Natale se ‘llonga ‘u dì quando ‘u gallu cià longhe l’ale.

(Sa Santa Lucia a Natale il giorno si allunga quanto il gallo ha lunghe le ali)

Innocendi, innocendine, finite le feste finiti li quatrini.

(S.S. Innocenti, 28 dicembre: finite le feste e finiti anche i quattrini)

San Sirvestru, la jìa drendo ‘u canestru.

(San Silvestro, l’oliva dentro il canestro, deve essere già raccolta)

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