Primo via libera definitivo per il Piano Casa, ieri al consiglio comunale di Macerata. Con 26 voti a favore (maggioranza, FI e Salvatori del Gruppo misto), 1 contrario (Meriggi del gruppo Misto-Pri) e 6 astensioni (Gruppo Menghi, An e Iommi di FI) è stata approvata la lottizzazione Pcl 6 nella zona Le Vergini. Cinquemila metri cubi che sorgeranno vicino al convento domenicano, a fronte del quale saranno ceduti gratuitamente al Comune 2 alloggi.
Via libera definitivo anche alla lottizzazione Pcl 15 a Piediripa in cui sono state recepite dallo stesso lottizzante le osservazioni presentate da una cittadina. A favore gruppi di maggioranza, cui si sono aggiunti Udc e Uliano Salvatori (G. misto), contrari An e Giovanni Meriggi (Misto-Pri) astenuti Gruppo Menghi e Reinhard Sauer (Rifondazione comunista). La proposta della Giunta è stata emendata dal Consiglio che ha introdotto la previsione di un tratto di strada a carico dei lottizzanti che colleghi il nuovo insediamento alla stazione ferroviaria di Piediripa. Approvato anche un ordine del giorno proposto da Pierpaolo Tartabini (Sinistra democratica) con cui si impegna l’amministrazione a realizzare prima dell’apertura della strada che attraversa l’area verde del Pcl ogni iniziativa utile a determinarla come zona a bassa velocità, nonché a studiare la fattibilità di una pista ciclabile che colleghi Piediripa a Sforzacosta.
Critiche le opposizioni. A quelle di carattere generale al Piano casa di Placido Munafò per il quale l’amministrazione non può tener conto della difficile congiuntura economica e rischiando di avviare un piano casa puramente virtuale viste le difficoltà esistenti che richiedono correttivi all’impostazione originale, si sono aggiunte quelle di Giovanni Meriggi sulla lottizzazione Pcl 15 a Piediripa, Secondo il consigliere del gruppo misto Pri le osservazioni modificano fortemente il precedente progetto, tanto da rendere necessaria una nuova valutazione da parte del consiglio. Perplessità circa il nuovo impianto urbanistico, che raggruppa gli edifici in un unico agglomerato con corte centrale, sono state espresse anche da Reinhard Sauer (Rc), mentre giudizi positivi sono venuti da Andrea Beccacece (Udc) e Alferio Canesin (Pd) per il quale è necessario affrettarsi nella realizzazione della lottizzazione, cui sono legati anche nuovi impianti sportivi nella zona.
Con 16 voti a favore e l’astensione di An, Giovanni Picchio (Udc) e Deborah Pantana (FI), è stato approvato anche il piano di recupero che riguarda un complesso da risanare, all’angolo tra via Morbiducci e via IV Novembre nei pressi dei giardini Diaz, che sarà ora sottoposto all’esame della Provincia. Rinviato invece l’esame di una nuova lottizzazione del Piano casa in via Ghino Valenti che prevede la realizzazione di otto edifici per una volumetria di 38.400 mc che adotta lo schema insediativo con tipologia a gradoni, con verde e parcheggi.
Sulla proposta sono state espresse perplessità da alcuni (Romano Carancini Pd) critiche da altri (Giovanni Picchio e Andrea Beccacece Udc) per il forte impatto degli edifici su una via d’accesso alla città, nonché per il fatto la circoscrizione non abbia avuto il tempo di esprimersi sulla lottizzazione. Per questo è stata accolta a maggioranza una questione pregiudiziale proposta da Uliano Salvatori che ha sospeso l’esame della delibera fino a che non sia acquisito tale parere.
Il question time in apertura di seduta è stata dedicata a due interrogazioni della consigliera Deborah Pantana (FI) sugli accessi telecontrollati al centro storico (risposta dell’assessore Giovanni Di Geronimo), e sui canoni di depurazione delle acque dopo la pronunciamento di incostituzionalità che prevede la non corresponsione nei casi in cui non ci sia tale servizio (risposta vice sindaco Lorenzo Marconi).
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“Il giorno dopo è tornata all’esame del Consiglio comunale la delibera relativa all’approvazione del Pcl 9, la lottizzazione del Piano casa relativa all’area di via Ghino Valenti. La discussione dell’atto deliberativo era già iniziata la sera prima ma l’assise, dopo i primi interventi, aveva votato la sospensione ed il rinvio ad una successiva seduta per poter acquisire il parere del Consiglio di circoscrizione in merito al progetto edilizio.
Così la richiesta dell’assessore Mauro Compagnucci di poter invece giungere ad una approvazione dell’atto per evitare gravi conseguenze finanziarie all’impresa, ha suscitato vivaci reazioni sui banchi dell’opposizione e, su proposta del consigliere del Comitato Menghi, Placido Munafò, il Consiglio si è nuovamente espresso in merito all’esame della delibera (15 i favorevoli alla discussione: Pd, Città viva, Uliano Salvatori del Gruppo misto, e Ivano Tacconi dell’Udc; 6 contrari: Giovanni Meriggi del Gruppo misto, Andrea Beccacece dell’Udc, An, Fi, Munafò del Comitato Menghi; 6 astenuti: Sinistra democratica, Comunisti Italiani, Rifondazione comunista).
Critiche le opposizioni ferme sulla tesi che non essendo cambiate le condizioni della sera precedente non sussiste motivo di proseguire con l’approvazione dell’atto. Su questo tono gli interventi di Placido Munafò (Comitato Menghi), Pierfrancesco Castiglioni e Riccardo Sacchi (An), Silvano Iommi e Deborah Pantana (Fi) e di Giovanni Meriggi (Gruppo misto-Pri) che ha anche parlato di “delibera illegittima”. Di diverso avviso Marco Blunno (Pd) che, per la maggioranza, ha spiegato la decisione di accogliere la richiesta dell’Amministrazione verso l’approvazione perché “il rinvio comporterebbe conseguenze peggiori tanto più che la delibera, ora in fase di adozione, dovrà tornare in Consiglio per la definitiva approvazione e potrà essere migliorata anche con il contributo della Circoscrizione”. Pareri favorevoli al proseguimento dell’iter anche da parte di Ivano Tacconi (Udc) e Alferio Canesin (Pd).
Il piano edilizio, dopo aver registrato ampia discussione sui principi ispiratori del Piano casa che ha sostanzialmente mantenuto le posizioni più volte espresse dai vari gruppi politici, è stato approvato con 16 voti favorevoli del Partito democratico, Città viva, Udc e Uliano Salvatori del Gruppo misto, 1 voto contrario di Giovanni Meriggi (Gruppo misto – Pri) e 8 astensioni di Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Sinistra democratica e An. Approvato anche un emendamento di Luigi Carelli (Pd) riguardante alcuni accorgimenti tecnici relativi alla volumetria dei fabbricati e all’ampiezza delle strade (15 favorevoli: Pd, Città viva, Uliano Salvatori; 3 contrari: An e Giovanni Meriggi; 7 astenuti: Sindaco, Ivano Tacconi, Rifondazione, Comunisti italiani, Sinistra democratica).
La nuova lottizzazione di via Valenti prevede la realizzazione di otto nuovi edifici per una volumetria di 38.400 metri cubi e adotta lo schema insediativo con tipologia a gradoni, con verde e parcheggi. L’area sarà collegata al soprastante quartiere di santa Croce. Al Comune di Macerata, per effetto delle clausole inserite nel Piano casa, andranno undici alloggi.
Il Consiglio ha poi preso in esame la mozione del consigliere Giovanni Meriggi in materia di gestione finanziaria e riguardante anche l’adeguamento del Regolamento di contabilità. Dopo la presentazione del documento e la replica del vice sindaco e assessore al Bilancio Lorenzo Marconi, Pierfrancesco Launo (Pd) condividendo in parte la tesi di Meriggi ha proposto di concordare un testo congiunto e tornare poi all’approvazione del consiglio nel mese di Gennaio”.