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Un tavolo unico per la ricostruzione:
la proposta degli ingegneri

SISMA - L'ordine professionale insieme all'Anci e Confindustria ha riunito oltre 200 persone al Multiplex per discutere della fase post emergenziale

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Un tavolo unico di concertazione per garantire a tutti i soggetti di tracciare la via della ricostruzione con un modello condiviso. Meno concentrazione e più coinvolgimento di chi opera sul territorio. Questa la proposta emersa venerdì pomeriggio quando oltre 200 ingegneri dell’ordine provinciale si sono ritrovati al Multiplex di Piediripa per confrontarsi con i rappresentanti Anci (regionali e provinciali), di Confindustria e delle altre categorie professionali. Le proposte, presentate dal presidente dell’ordine Fabio Massimo Eugeni, sono quelle emerse dagli iscritti e raccolte dalla commissione di lavoro “Sisma”, costituita all’interno dell’ordine degli ingegneri dopo il terremoto. Tema principale quello di un tavolo unico che consenta di lavorare per il meglio nella provincia di Macerata, una delle più colpite dal sisma. Idea condivisa anche dal presidente regionale dell’Anci Maurizio Mangialardi. Ma il passaggio critico è il censimento dei danni che molti tecnici volontari stanno svolgendo. Su questo si è concentrato l’intervento di Andrea Vicomandi, architetto dell’Ufficio speciale della ricostruzione che ha detto che nelle ultime due settimane le squadre disponibili sono state mediamente 33 al giorno. Un numero considerevole ma non sufficiente a soddisfare in tempi brevi le richieste di verifica ancora aperte. Sulla sinergia tra tecnica e politica punta anche il sindaco di Treia Franco Capponi, intervenuto in rappresentanza dell’Arci provinciale. Dopo aver illustrato l’ultimo decreto sul sisma (leggi l’articolo), Capponi ha ribadito l’appello ai tecnici del Maceratese a dare una mano per la redazione delle schede Fast. La parola è passata quindi al Gianni Niccolò di Confindustria Macerata, convinto che la distanza presente tra l’attuale apparato normativo e le esigenze del territorio maceratese non possa essere risolta attraverso azioni delle singole categorie interessate, ma debba essere condotta in modo congiunto e condiviso attraverso l’istituzione del proposto tavolo unico di concertazione. A concludere gli interventi l’ingegnere Maurizio Paulini, che ha illustrato l’attività svolta dalla Commissione “Sisma” l’importanza delle azioni intraprese rivolte a mettere in luce il ruolo essenziale svolto dagli ingegneri nella attività di ricostruzione.



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