Scatta la “mobilitazione permanente” contro la possibilità della “chiusura di fatto” della J&P industries di Fabriano, l’azienda costituita dall’imprenditore marchigiano Giovanni Porcarelli per rilevare e rilanciare una parte delle attività produttive della ex “A.Merloni” (in amministrazione controllata), azienda poi fermata dalla corte di appello di Ancona che aveva accolto il ricorso di un pool di banche creditrici contro il gruppo elettrodomestico.” A due mesi dalla sentenza della corte – dice Andrea Cocco della Fim Cisl, a nome anche di Fiom e Uilm – non si è ancora trovata una soluzione alla vicenda. Noi non possiamo accettare, dopo aver raggiunto in precedenza un faticoso accordo, che si vada verso la chiusura anche della J&P Industries e la perdita di 700 posti di lavoro. Per questo – aggiunge il sindacalista – proclamiamo una manifestazione davanti al Ministero dello sviluppo economico e una mobilitazione permanente da tenersi territorialmente in maniera articolata”
Il deputato Giampiero Giulietti, insieme al collega marchigiano Emanuele Lodolini, ha inviato ieri mattina una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai Ministri al Lavoro Giuliano Poletti e allo Sviluppo Economico Federica Guidi per richiedere la convocazione urgente di un tavolo per la vicenda della ex Antonio Merloni. “Quella della ex Antonio Merloni è una delle vertenze più gravi del nostro Paese, alla quale è appeso il destino di centinaia di lavoratori di Umbria e Marche. – recita la missiva – Il 21 novembre 2011 era stato siglato l’accordo sindacale che prevedeva l’acquisizione da parte di J.P. Industries Spa degli stabilimenti produttivi di Fabriano e Nocera Umbra e la riassunzione di 700 persone ma il 21 settembre 2013 il Tribunale civile di Ancona ha annullato la cessione, in quanto avrebbe violato un vincolo diretto a salvaguardare, nell’ambito della pluralità degli interessi, quello deicreditori. Tale sentenza è stata inoltre confermata anche dalla Corte di Appello di Ancona, che non ha tenuto conto dell’emendamento al decreto Destinazione Italia che abbiamo presentato come parlamentari umbri emarchigiani, con il quale è stata stabilita la legittimità delle vendita di aziende in esercizio nell’ambito del procedimento fallimentare. La sentenza ha rimesso in discussione il futuro occupazionale dei 700 lavoratori riassunti dalla JP Industries e a rendere la situazione ancora più grave è la prossima scadenza degli ammortizzatori sociali per i lavoratori che non sono stati ancora riassorbiti. Nelle settimane scorse si è svolto anche un incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministro Poletti durante il quale lo stesso Ministro si era impegnato ad approfondire la questione con il Ministro allo Sviluppo Economico per favorire la realizzazione dell’accordo di programma avanzato dalla JP Industries. Al fine di giungere quanto prima ad una risoluzione positiva della vicenda, – ha concluso l’on. Giulietti – crediamo sia opportuno e necessario convocare con estrema urgenza un tavolo tra il Governo, gli istituti di credito, la JP Industries e le organizzazioni sindacali quale unica strada per salvaguardare l’occupazione di 700 persone e garantire un futuro ad un insediamento produttivo estremamente importante per la dorsale appenninica e per il territorio di Umbria e Marche”.
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