L’inquilina non le pagava l’affitto e lei, nota imprenditrice edile, le aveva fatto staccare tutte le utenze per ottenere il pagamento del denaro. Sotto accusa, al tribunale di Macerata, l’imprenditrice Michela Cimini, 49 anni, che è imputata per il tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Sabina Antognozzi, Cimini per ottenere il pagamento di 7.983 euro dalla donna che aveva in affitto un appartamento in via Aprutina, a Porto Potenza, avrebbe staccato alla donna tutte le utenze: il gas, la luce e l’acqua. Una mossa che ha fatto finire la nota imprenditrice sul banco degli imputati, la 49enne è difesa dall’avvocato Rita Sisti. I fatti che vengono contestati a Cimini risalgono al 30 giugno del 2012.
(Gian. Gin.)
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