Un presepe alto 2mila metri

GESTO - Sul monte Vettore, tra neve e silenzio, la Natività realizzata da Luigi Farroni di Ripe San Ginesio per lanciare un messaggio di speranza e solidarietà con Mary’s Meals, associazione di volontariato impegnata a distribuire pasti a 3 milioni di bambini poveri nel mondo

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Il presepe tra la neve

di Monia Orazi

Il presepe a 2000 metri: il Natale solidale di Luigi Farroni sul Monte Vettore. Il sole dell’alba illumina una semplice capanna con la riproduzione della Natività, accompagnata e vegliata da angeli luminosi ai piedi di un abete con scritto “Buon Natale” nelle principali lingue del mondo. È questo il messaggio universale del presepe comparso il giorno della Vigilia di Natale a oltre 2000 metri di quota sul monte Vettore: un piccolo miracolo che si ripete da alcuni anni ad opera delle mani instancabili e tenaci di Luigi Farroni, presidente di Mary’s Meals Marche, associazione di volontariato impegnata a distribuire pasti a 3 milioni di bambini poveri nel mondo.

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Non è la prima volta che Farroni, 68 anni, originario di Ripe San Ginesio, compie imprese straordinarie. Partito nel cuore della notte con al seguito uno zaino in cui ha messo tutti i materiali necessari per allestire il presepe, ha raggiunto in breve tempo la cima del Vettore grazie al suo fisico allenato e poi realizzato con le sue mani la rappresentazione della Natività, realizzando un video divulgativo postato sulla pagina social di Mary’s Meals per lanciare un messaggio di speranza e solidarietà nel Natale.

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«Il Natale porta con sé il più grande e luminoso messaggio di speranza e di amore all’intera umanità», ha scritto Farroni nel suo messaggio 2025. «Realizzare un presepe sulla cima del Monte Vettore, pur con tutte le difficoltà ambientali, vento sostenuto, bassa temperatura è come voler affermare che il Natale si realizza sempre e ovunque. È sufficiente tirar fuori quell’amore che è dentro ciascuno di noi».

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Subito dopo, come da tradizione per non impattare sull’ambiente, il presepe è stato riposto nello zaino ed è tornato a valle. Un gesto più che simbolico ma di grande impatto scenico ed emotivo: vedere la rappresentazione della Natività nel candore bianco della neve, in uno scenario incantato come quello del sole appena sorto all’alba della Vigilia di Natale, circondato dalle vette innevate dei Sibillini.

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L’iniziativa si inserisce nella missione di Mary’s Meals Italia, che in occasione del Natale ha voluto ringraziare «di cuore tutte le persone che, con il loro sostegno, rendono possibile la nostra missione ogni giorno. Grazie ai volontari, ai donatori, ai sostenitori, alle scuole, alle parrocchie e a tutte le comunità che scelgono di camminare con noi», recita il messaggio dell’associazione. «Il Natale ci ricorda che anche i gesti più piccoli, fatti con amore, possono generare un grande cambiamento. Insieme continuiamo a portare nutrimento, istruzione e speranza a chi ne ha più bisogno».

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