
di Monia Orazi
Crescono le rappresentazioni della Natività nel suggestivo scenario naturale alle porte di Esanatoglia. Quest’anno i visitatori potranno ammirare 15 installazioni artistiche nel parco fluviale delle cascate dell’Esino, quattro in più rispetto alla precedente edizione. L’iniziativa porta la firma di Angelo Lacchè, che ha voluto creare un percorso di contemplazione immerso nella natura.

Le sculture trovano collocazione in ambienti dall’atmosfera particolare: alcune riposano nella grotta di tufo, altre galleggiano sospese sul laghetto, altre ancora si annidano tra le rocce delle cascate. Il sito, caratterizzato da tre salti d’acqua principali e numerose cascatelle minori, si snoda lungo un sentiero accessibile a tutti, distante solo pochi passi dal centro storico. Tra gli elementi distintivi del luogo, la presenza di antichi mulini medievali.

«Le strutture di legno di alberi, eviscerati dal corso delle stagioni, i pali stecchiti che le sostengono e le grotte abbandonate, sostengono e sorreggono la vita del Bambino nei presepi», spiega Lacchè. L’artista sottolinea come la scelta del luogo risponda a una precisa intenzione: «Lontano dalle luci artificiali che illuminano paesi, città, abitazioni che ipnotizzano le falene umane, le cascate silenziose, con il loro fascino riescono a far accendere la vera luce interiore di cui l’uomo del 2000 ha veramente bisogno, per leggere ed illuminare il percorso del proprio destino».

La fruibilità di questo angolo naturale è merito del lavoro di Paolo Zamparini, che in sei mesi di volontariato ha reso accessibile un’area prima impraticabile. Il recupero del parco ha portato anche a scoperte archeologiche: il geologo Giuseppe Villa ha individuato nella zona delle cascate resti di ceramiche antiche riconducibili ai maestri vasari di Esanatoglia, oltre ai resti dei mulini medievali e delle condotte idriche. L’apertura al pubblico è stata celebrata nei giorni scorsi con le note del corpo bandistico 1852 di Esanatoglia, diretto da Alberigo Dragoni, corno e luogotenente dei carabinieri a Modena. Tra i musicisti, la partecipazione straordinaria dell’inglese sir John G. Hall alla prima tromba, giunto dalla contea di Milton Keynes nel Buchinghamshire.

Bellissimi !!!!
Bello e particolare
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