
Denis Cingolani, sindaco di Matelica
A più di 9 anni dal sisma che ha sconvolto le Marche, l’amministrazione comunale di Matelica ha fatto il punto sull’avanzamento dei lavori di ricostruzione privata. I dati sono divisi secondo tre categorie: danni lievi e danni gravi agli edifici residenziali (ordinanze 4 e 19) e danni al settore produttivo (ordinanza 13).
Sono stati presentati 135 progetti per l’ordinanza 4, 181 per l’ordinanza 19 e 16 per l’ordinanza 13. A fronte di un totale di 271 progetti presentati, 146 sono già stati portati a termine, 68 sono ancora in corso e 14 in attesa di iniziare i lavori. Per quanto concerne il Cas (contributo di autonoma sistemazione) da 1690 cittadini beneficiari in tutto il periodo post terremoto 2016, a novembre 2025 si è passati a 192 (corrispondenti a 79 nuclei familiari).
«Anche se ci sarebbe piaciuto vedere Matelica senza più cantieri dopo tanti sforzi protratti negli anni – dice il sindaco Denis Cingolani – si tratta comunque di risultati molto incoraggianti. L’amministrazione sta facendo il possibile per restituire la città ai suoi abitanti: la ricostruzione sta avanzando sia nel provato che nel pubblico. I segni di questa ripartenza sono tangibili: un esempio chiarissimo è la tanto attesa riapertura del Museo Piersanti, inaugurato domenica scorsa. La ricostruzione, quindi, non è solo fisica ma anche sociale, culturale e turistica per i nostri territori. Colgo anche l’occasione per rinnovare i miei ringraziamenti al commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli e a tutto il personale dell’Usr e del nostro ufficio tecnico, che si impegnano ogni giorno per tornare a far splendere Matelica».
Si è detta fiduciosa anche l’assessora ai lavori pubblici Rosanna Procaccini. «Il futuro della nostra città dipende dalla ricostruzione: come amministrazione ci stiamo spendendo quotidianamente in questo senso. Molti cantieri sono partiti e altrettanti sono stati portati a termine».
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