«Da quattro giorni senza telefono
e non verrà nessuno prima di Natale»

di Francesca Marsili

E’ un isolamento forzato quello che stanno vivendo i residenti di tre frazioni di Pieve Torina: Appennino, Casavecchia e Vari. Da sabato scorso il segnale della rete mobile Tim è assente, lasciando le utenze senza possibilità di chiamare, ricevere o navigare in internet.

A segnalare il disservizio la figlia di una coppia di residenti. Un disagio che dura da quattro giorni e proprio sotto le festività natalizie, quando il bisogno di contattare i propri cari, soprattutto da parte degli anziani, si fa più forte. Il problema, registrato già nelle prime ore di sabato, sembra interessare l’area a causa di un probabile malfunzionamento del ripetitore che si trova sul monte Fema, vicino a Visso. «E non è un caso isolato – spiega la donna – ciclicamente, a causa del maltempo, soprattutto se nevica e tira vento, il segnale salta. Abbiamo chiesto ad un centro Tim se ci fosse qualche problema dal momento che non c’è linea. L’esercente si è informato ed ha avuto la conferma che la riparazione probabilmente avverrà dopo Natale, a causa dei tecnici che sono in ferie».

Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina

Fatto sta che da oltre 72 ore, molti residenti si trovano con il cellulare fuori servizio, impossibilitati non solo a svolgere le normali attività quotidiane o lavorative, ma anche anche contattare i servizi di emergenza. E in quelle frazioni vivono anziani, che spesso hanno bisogno di assistenza. «Per poter avere un minino di linea occorre spostarsi e arrivare in paese, dove la rete mobile è coperta dal ripetitore di Sentino, nel comune di Camerino – aggiunge la figlia della coppia – ma a volte gli anziani neppure guidano».

«L’amministrazione comunale, dopo il disservizio e attraverso l’Ufficio tecnico, è intervenuta diffidando il gestore a una pronta riparazione – spiega il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci – non è possibile che in montagna e con l’approssimarsi delle feste si verifichi un evento che preclude le relazioni più basilari. Auspichiamo in un pronto e doveroso intervento».