
Il tavolo dei relatori nella sede Amap moderato dal direttore Amap Francesca Severini, sul maxi schermo l’assessore regionale e vice presidente Enrco Rossi collegato da remoto
Compie 18 anni la guida ‘Le Marche nel Bicchiere’, che nell’edizione 2026 continua a raccontare il viaggio tra sapori e profumi del buon vino delle Marche, nel rapporto con il paesaggio e le mani sapienti che con passione lo producono. Un traguardo, quello della maggiore età, che verrà celebrato con la presentazione ufficiale del volume e le premiazioni dei vini d’eccellenza sabato 22 novembre, al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona. Questa mattina nella sede Amap di Osimo, l’Agenzia regionale per l’innovazione del settore agroalimentare e della pesca, la guida in formato tascabile di 523 pagine è stata illustrata in anteprima ai media, alla presenza di rappresentanti dei consorzi vitivinicoli che in coro hanno sottolineato il valore della collaborazione tra Regione, Agenzia e imprese del territorio, indispensabile per la realizzazione di questo vademecum. Il volumetto bilingue contempla infatti un vasto spaccato della produzione enologica marchigiana, con pagine dedicate agli spumanti e ai vini passiti, ma anche a quelli da tartufo e agli oli monovarietali. Un percorso del gusto, curato ed edito da Ais Marche, l’associazione dei sommelier, in collaborazione con Amap, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, il Consorzio Tutela dei Vini Piceni, e il sostegno della Regione Marche.
«Non è un semplice elenco di vini valutati, ma un vero e proprio atlante del territorio marchigiano. Fin dalla prima edizione, l’obiettivo è stato raccontare la nostra regione attraverso le sue aziende, la varietà dei paesaggi e la qualità crescente della produzione enologica. Un atlante che non vuole essere la guida dove vengono recensiti vini dove ci sono quelli più buoni dove ci sono quelli meno buoni, ma che sia utile per presentare le Marche, dalla costa fino agli Appennini» ha spiegato stamattina il presidente dell’Ais Marche Stefano Isidori che ha introdotto i contenuti spiegandone la filosofia. La copertina quest’anno è caratterizzata da una fotografia che richiama i colori delle Marche dal blu del mare, al verde delle colline e zl’azzurro del cielo, fino al bianco della neve che avvolge i Sibillini. Isidori ha tenuto anche a sottolineare la stretta collaborazione con Amap per illustrazioni, contenuti e lavori interni, oltre al contributo di esperti per il settore olivicolo. A evidenziare la proficua sinergia tra nti e ssociazioni di categoria è stato anche e soprattutto il direttore di Amap, Francesca Severini che ha moderato la conferenza stampa. «È importante garantire la più ampia collaborazione tra enti pubblici e soggetti che operano nel settore vitivinicolo – ha affermato – in questo campo e non solo Amap svolge da anni un importante ruolo nel campo della sperimentazione di vitigni resistenti».

Tra il pubblico erano seduti Alberto Maria Alessandrini Passarini, componente del Cda di Amap, e diversi sommelier dell’Ais che hanno fatto parte delle commissioni giudicatrici
Certo il settore vinicolo, come altri in agricoltura, vive un momento segnato da difficoltà e criticità a livello planetario. Michele Bernetti, presidente Imt, ne ha evidenziate alcune che oscillano dal calo dei consumi, alle percezioni distorte sul vino fino alle sfide economiche globali. «I consumi di vino sono in calo non soltanto in Italia, ma in tutti i Paesi del mondo. – ha riferito – Il valore della del nostro prodotto spesso viene confuso solamente dal punto di vista chimico neanche organolettico, per contenuto di alcol e pericolosità. Viene quindi allontanato dalle tavole e dai consumi per varie motivi, non ultimo quello salutistico». Bernetti ha quindi sottolineato il valore culturale del vino lontano da possibili «mistificazioni» e l’importanza di strumenti divulgativi come la guida per avvicinare e informare il consumatore finale «in maniera organizzata per comunicare quello che è il valore effettivo del vino, rappresentato anche da valori come la storia, l’ambiente, la coltivazione e l’artigianalità della produzione». In quest’ottica anche i corsi per sommelier diventeranno sempre più cruciale nei prossimi anni.
Anche il contributo di Simone Capeci, presidente del Consorzio Tutela Vini Piceni, ha delineato le preoccupazioni delle imprese, soprattutto quelle piccole, rispetto al mercato e al cambiamento climatico. «Certo le imprese in questo momento sono un po’ un po’ preoccupate, però comunque di fondo c’è carica, c’è energia, quindi non ci dobbiamo assolutamente abbattere. E il ruolo del consorzio è fondamentale per stimolare» ha detto rimarcando la funzione cruciale dei consorzi, della collaborazione con la Regione e della necessità di supportare le aziende nelle attività promozionali e nei progetti di sviluppo. «Le aziende piccole non hanno, a volte, una disponibilità economica importante, quindi offrire anche un’indicazione di riconoscibilità di un territorio, di una denominazione, diventa un fattore importante. – ha aggiunto – E’ determinante la collaborazione se vogliamo che i nostri prodotti vengano valorizzati, anche perché c’è un mercato che va verso un prodotto di qualità e venderlo non è facile. Noi agricoltori siamo molto tenaci e testardi e quindi assolutamente non non molliamo la presa» ha ammesso scherzando.

Stefano Isidori mostra la guida, sullo sfondo Marica Spuria collegata da remoto con la sala conferenze Amap insieme a Giuseppe Camilli, responsabile del settore vitivinicolo e coordinatore del progetto vitigni resistenti di Amap
E’ spettato invece a Marica Spuria, uno dei redattori dei contenuti del catalogo, in collegamento web, riepilogare i numeri dell’edizione 2026 della guida che ha visto la partecipazione di 232 aziende partecipanti, con circa 1.200 vini degustati e una commissione ampliata a 53 degustatori. La guida attribuisce 51 premi di eccellenza e 14 riconoscimenti qualità/prezzo, basati anche su un algoritmo dedicato. Sono stati 13 i redattori incaricati della raccolta e revisione delle schede aziendali e dei vini. La guida include sezioni speciali su tartufi, oli monovarietali, e sul servizio meteo–agrometeorologico regionale con riportati gli effetti del clima sulla produzione. Perchè anche i cambiamenti climatici si fanno sentire e influenzano in maniera anche abbastanza importante, le produzioni di vino e di olio.
«Purtroppo quest’anno è stata un’annata un po’ più sfortunata per l’olio, però la professionalità paga, e c’è stato un aumento, continuo del livello professionale da parte delle aziende olivicole, per cui c’è sempre più attenzione a gestire tutte queste criticità che in particolare, nel mondo olivicolo, sono state legate a una stagione.- ha ricordato Barbara Alfei, capo panel Amap – Per quanto riguarda l’estate e quindi un’infestazione molto elevata di ‘mosca dell’olivo’ che ha portato anche a delle patologie fungine che hanno compromesso. Purtroppo molti hobbisti hanno addirittura rinunciato alla raccolta. I professionisti hanno in diversi casi hanno portato a casa il risultato e questo ci fa molto piacere». Molti hanno seguito proprio i consigli del bollettino agrometeologico Amap. Alfei ha messo in evidenza inoltre come la parte della guida sugli oli extravergini, con degustazioni provinciali e analisi coordinate da panel professionali è arricchita da studi sulla composizione chimica e sul profilo sensoriale delle varietà autoctone, evidenziando gli effetti del clima sulla qualità produttiva.

da sin. Barbara Alfei, Michele Bernetti, Renato Frontini, Stefano Isidori, Francesca Severini e Simone Capecci
Collegato da remoto, con la sala conferenze Amap anche l’assessore regionale Enrico Rossi, ha asserito come ‘Le Marche nel Bicchiere‘ abbia davanti a sé una sfida importante, soprattutto per il futuro del settore vitivinicolo, « che è quella non solo di promuovere il vino marchigiano fuori dai confini regionali e nazionali, ma anchedi stimolare i consumi interni, informare, educare e sensibilizzare le diverse fasce della popolazione». La guida deve quindi rivolgersi non solo agli esperti, ma anche ai semplici appassionati e ai neofiti, ha fatto osservare. Secondo l’assessore, la guida deve diventare uno strumento più pratico, quotidiano e fruibile, diffuso il più possibile, così da raggiungere anche i giovani, «spesso attratti da altri tipi di bevande. Per questo biognerebbe coinvolgere scuole e istituti professionali per avvicinare le nuove generazioni alla cultura del vino». Ha poi ribadito l’importanza di trasformare «ogni marchigiano in un ambasciatore delle eccellenze regionali, anche all’interno del territorio stesso, integrando la guida con le politiche turistiche e di valorizzazione enogastronomica».
Parlando della sezione dedicata all’olio, l’assessore Rossi ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto e ha ricordato «che non sempre un olio genuino è anche di qualità. Per questo occorre rafforzare le politiche di informazione, prevenzione e supporto alle aziende olivicole, soprattutto in un anno difficile come quello segnato dalla forte presenza della mosca olearia». Ha citato l’importanza di investire «in ricerca scientifica, innovazione e tecnologie, oltre che in misure di sostegno economico, anche in linea con i recenti interventi nazionali che prevedono azioni per favorire varietà più resistenti e una migliore gestione dei cambiamenti climatici». In sostanza il vino sia l’olio devono essere considerati asset strategici per la valorizzazione turistica e agricola della Regione Marche.
Prima dei saluti finali il vice presidente Amap, Renato Frontini, facente funzioni di presidente dopo le dimissioni di Marco Rotoni, ha ribadito l’importanza del ruolo del’Agenzia come supporto tecnico alla filiera, che va dall’analisi dei terreni fino al monitoraggio agrometeorologico per viti e olivi. «La guida si conferma un lavoro di grande impegno, con oltre 500 pagine costruite in modo uniforme per dare visibilità a tutte le aziende partecipanti e valorizzare le eccellenze regionali. – ha ribadito Frontini – Vuol dire che c’è dietro un grande lavoro, una grande professionalità, per far sì che i prodotti delle aziende entrino nella guida, per far capire al consumatore finale l’importanza del vino». L’appuntamento aperto a tutti quindi è per la presentazione ufficiale della guida, prevista per sabato 22 novembre alle ore 16 presso il ridotto del Teatro delle Muse di Ancona. All’evento interverranno autorità regionali, provinciali, la stampa, i rappresentanti Ais Marche e i produttori che verranno premiati con la consegna dei diplomi per i vini eccellenti e per i vini con favorevole rapporto valore-prezzo.
(redazione CA)
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