
Fabrizio Bosso Spiritual Trio
di Marco Ribechi
Trionfo per Fabrizio Bosso e lo Spiritual Trio nonostante l’imprevisto cambio di palco. L’atteso concerto di Fabrizio Bosso con il suo Spiritual Trio a Macerata si è risolto in un autentico successo, inserendosi come uno dei momento culminanti all’interno della 56esima edizione del Macerata Jazz Festival organizzata da Musicamdo. Nonostante l’imprevisto logistico che ha spostato l’evento dal teatro Lauro Rossi, inagibile a causa di un principio d’incendio agli Antichi Forni (leggi l’articolo), al teatro Don Bosco, il cambio di venue all’ultimo minuto non ha minimamente raffreddato l’entusiasmo del pubblico, che ha riempito la sala, tributando un successo caloroso e meritato a una performance che è stata a dir poco magistrale.

Fabrizio Bosso
Il trombettista torinese, affiancato da Alberto Marsico all’Organo Hammond e Alessandro Minetto alla batteria, ha condotto il pubblico in un viaggio emotivo che affonda le radici nel Soul e nel Gospel, grazie soprattutto al repertorio del loro acclamato album “Welcome back”, che ha costituito la spina dorsale della scaletta. La formazione, che incarna il classico Organ Trio del jazz, ha messo in risalto la sorprendente tecnica organistica di Marsico. L’assenza del contrabbasso è stata sapientemente colmata, come da tradizione, dall’abilità del tastierista di eseguire la walking bass line interamente con i piedi sulla pedaliera dell’Organo Hammond fornendo una base calda e avvolgente su cui la tromba di Bosso ha potuto spaziare con grande libertà lirica.

Alberto Marsico
Dietro alla batteria Alessandro Minetto ha garantito l’anima ritmica del trio sostenendo il peso con un battito caldo e preciso che non ha mai prevaricato l’apporto degli altri musicisti. Tra i momenti più intensi, l’esecuzione di brani come “The Preacher” (Horace Silver)e la versione di “You Are So Beautiful” che si è trasformata in una ballata di forte carica emotiva.

Alla batteria Alessandro Minetto
La serata, ha celebrato la coesione perfetta tra i tre artisti riportando i presenti in un tempo lontano e confortevole, dato dal calore delle sonorità tipiche dell’Hammond, strumento che nonostante i suoi 90 anni continua a sorprendere attraverso la sua infinita gamma di sonorità.
Il prossimo appuntamento con Macerata Jazz Festival, di nuovo al Lauro Rossi, è fissato per il 5 dicembre con un altro attesissimo concerto: Petra Magoni e Mauro Ottolini.
(foto di Silvestro Viale)





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