
Il sindaco Mauro Sclavi
«Con stupore leggo le parole dell’ex assessore Flavia Giombetti che addirittura vorrebbe chiedere al ministero la revoca di fondi che abbiamo deciso di destinare a progetti contro la violenza che coinvolgono le scuole di Tolentino. Progetti concreti, non “sparate” mediatiche. Non mi sono costituito parte civile perché non sono interessato a risarcimenti pecuniari personali. Con il patteggiamento, la costituzione di parte civile avrebbe portato solo la condanna al pagamento delle spese legali sostenute dal Comune». Così il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha commentato le parole dell’ex assessore Flavia Giombetti dopo il patteggiamento di un 51enne, accusato di minacce di morte a entrambi e a tre vigilanti dell’area container di via Cristoforo Colombo (leggi qui l’articolo). Erano parti civili Giombetti e un vigilante, tramite l’avvocato Luciano Bora. Giovedì l’uomo, difeso dall’avvocato Marco Romagnoli, nel corso dell’udienza predibattimentale ha patteggiato 4 mesi al tribunale di Macerata. Una pena che il giudice Federico Simonelli ha convertito in 1.200 euro di multa. L’episodio risale al 23 gennaio 2023. Per quei fatti, in estate il Comune aveva ottenuto dal Ministero un indennizzo di 23mila euro.
Dopo l’udienza, Giombetti ha puntato il dito verso il sindaco e la maggioranza perchè il Comune non si è costituito parte civile. «Nessuno ha scelto di voltarsi dall’altra parte – prosegue il primo cittadino – semplicemente il patteggiamento alla prima udienza, richiesto dall’imputato e accolto dal giudice con conseguente condanna a quattro mesi, ha impedito l’apertura dell’istruttoria dibattimentale e il proseguimento del processo perché il soggetto resosi protagonista dei reati ha scelto di assumersi sin da subito ogni responsabilità. Se così non fosse stato avrei ovviamente partecipato alla successiva udienza confermando quanto accaduto come ho già fatto in ogni occasione sia stato chiamato a testimoniare quanto a mia conoscenza circa questa vicenda».

L’ex assessore Flavia Giombetti
Sclavi ha poi ribadito che ha scelto di non costituirsi parte civile perché «non sono interessato a risarcimenti pecuniari personali. Inoltre la costituzione di parte civile, con la richiesta di patteggiamento, avrebbe portato in aggiunta solo la condanna al pagamento delle spese legali sostenute dal Comune, nulla più. Importava, ed è accaduto, che il responsabile fosse condannato. Il 25 novembre si terrà una manifestazione degli studenti contro la violenza patrocinata e sostenuta dal Comune proprio con parte di quel fondo ottenuto per le minacce che la Giombetti vorrebbe far revocare. Va benissimo cercare di rimanere sulla cresta dell’onda, ma è inaccettabile che si tenti di farlo a discapito della città».
«Minacce di morte al sindaco e all’ex assessore Giombetti» Un 51enne patteggia 4 mesi
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