L’addio ad Annibale Marini,
da Unimc alla Corte Costituzionale

MACERATA - Docente di diritto del lavoro tra gli anni Settanta e Ottanta, aveva poi spiccato il volo arrivando a presiedere la Consulta tra il 2005 e il 2006. E' morto a 85 anni, ieri il funerale a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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Annibale Marini

Si spegne una vita, si accendono i ricordi, restano le testimonianze e le opere. Così è per il professor Annibale Marini, spentosi nei giorni scorsi a Roma e protagonista di lunghi decenni nel mondo accademico e delle istituzioni, per tutti il ruolo di presidente della Corte Costituzionale tra il 2005 e il 2006.

Ieri i funerali di Stato nella chiesa di Sant’Eugenio a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Avvocato, a Macerata Annibale Marini è stato per anni (tra gli anni Settanta e Ottanta) titolare delle cattedre di diritto del lavoro e diritto privato. Un professore che ha raccolto la storia secolare di Unimc e ha saputo portare un ulteriore proficuo contributo di didattica e di formazione dei giovani talenti.

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri al funerale di Marini

Cinque anni fa era stato l’allora rettore Francesco Adornato, in occasione della inaugurazione numero 730 dell’anno accademico con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a citare nel suo discorso il ruolo del professore: «Dopo più di sette secoli siamo qui, testimoni ed eredi di una prestigiosa tradizione e del prezioso lascito di donne e uomini che, a Macerata, hanno insegnato, studiato e prestato la loro opera» disse appunto il rettore nella sua relazione, ricordando illustri docenti come i presidenti della Corte Costituzionale, Piero Alberto Capotosti, Annibale Marini, Paolo Grossi oltre a Costantino Mortati, autorevole costituzionalista e giudice della Corte Costituzionale. In tanti, anche ex allievi diventati celebrati prof, hanno voluto ricordare il passaggio maceratese di Marini e la caratura del personaggio.

Vari i messaggi e tra questi c’è quello di Daniela Memmo, professore ordinario di Diritto civile all’Università di Bologna: «Addio caro Professore! Marini mi esaminò a Macerata in Diritto privato assegnandomi la lode nel lontano 1976; fu presidente della commissione del mio concorso per ricercatore sempre a Macerata nel 1983; approvò e sostenne il mio trasferimento a Bologna presso la cattedra di Francesco Galgano nel 1989. Lo ritrovai poi in uno dei primi leggendari convegni a Capri della Sisdic, diretti dal suo amico e collega Pietro Perlingieri nel primo decennio del 2000. in quella occasione ci siamo abbracciati ed ebbi la gioia di accogliere i suoi sentimenti sinceri di stima. Addio professore, mi mancheranno la sua intelligenza, la sua disponibilità sincera verso i giovani studiosi, il suo riserbo attento e fattivo nella vita dell’università. Per me un addio ai difficili ma esaltanti tempi della giovinezza. Sempre vivo nel mio ricordo!» .



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