
Giacomo Gistri alla presentazione del progetto a Roma all’evento Indire
È ufficialmente partito “Media – Empowering Higher Education with Media Literacy Innovations”, progetto europeo co-finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione europea con un contributo di 250mila euro per rispondere alle sfide della società digitale: intelligenza artificiale, fake news, disinformazione e rapidi cambiamenti nei linguaggi dei media.
L’Università di Macerata guida il consorzio internazionale, che ha come coordinatore scientifico Giacomo Gistri, docente del Dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali. Il progetto, co-finanziato dall’agenzia nazionale Indire si concluderà nel 2027. Il primo appuntamento per il partenariato sarà il meeting internazionale che l’Università di Macerata ospiterà nei primi mesi del 2026. Proprio nei giorni scorsi il progetto ha partecipato, insieme a un altro dello stesso dipartimento, alla due giorni romana promossa da Indire.
Obiettivo del progetto è rafforzare l’alfabetizzazione mediatica negli atenei europei, formando cittadini e professionisti più consapevoli e responsabili. Il partenariato internazionale coinvolge quattro Paesi: l’Italia con l’Università di Macerata, la Slovenia con l’Università di Maribor e l’ong Miitr – International Institute for the Implementation of Sustainable Development, il Belgio con l’ong Connect International e la Grecia con l’ong Youth European Think-Tank. «”Media” contribuirà a rendere l’istruzione superiore più innovativa, inclusiva e vicina alle esigenze del mercato del lavoro, rafforzando al tempo stesso la capacità critica e la cittadinanza digitale delle nuove generazioni», sottolinea Gistri.
Le tre direttrici principali del progetto sono l’innovazione didattica, le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale come strumenti per potenziare la capacità critica di studenti e docenti, l’internazionalizzazione e l’inclusione attraverso programmi di mobilità e particolare attenzione alle donne nelle discipline Stem. Media produrrà un rapporto di ricerca sulle sfide emergenti, un profilo di competenze per i laureati, un kit di strumenti operativi per le università e una serie di laboratori, webinar e attività pilota per rafforzare la collaborazione tra istituzioni accademiche e imprese.
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Pier Paolo Pasolini
A cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi dedica due giornate alla riflessione sull’eredità culturale del grande intellettuale friulano. L’iniziativa, dal titolo “In difesa dell’umano. Pasolini tra passione e ideologia”, si terrà martedì e mercoledì e vedrà la partecipazione di Paolo Desogus, docente alla Sorbonne Université di Parigi, tra i più attenti studiosi di Pasolini, autore dell’omonimo volume pubblicato da La nave di Teseo nel 2025.
La prima giornata si aprirà alle 16,45 alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata con la presentazione del libro di Desogus. Insieme all’autore dialogheranno Costanza Geddes De Filicaia e Sergio Labate, docenti dell’Università di Macerata, con il coordinamento di Carla Danani, direttrice della Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi. Alle 21, al cinema Italia, è in programma la proiezione del film “Teorema”, scritto e diretto da Pasolini. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti. Mercoledì, dalle 9 alle 12 nell’Aula magna della sede di via Don Minzoni 22/A, si terrà un seminario di approfondimento sull’attualità letteraria, filosofica e politica di Pier Paolo Pasolini, che vedrà ancora una volta il dialogo tra Desogus e Labate, con il coordinamento di Carla Danani.
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