di Alessandro Luzi
Afferra per il collo la ex compagna e la sbatte contro il muro per non farla allontanare, spende anche i suoi soldi per comprare una Play station. Queste in sintesi le accuse per un 35enne a cui vengono contestati i maltrattamenti. Per lui oggi si è svolta l’udienza preliminare davanti al gup Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata, rinviata al 28 gennaio per rinnovare la notifica all’imputato.
Secondo l’accusa, oggi sostenuta in aula dal pm Vincenzo Carusi, il 35enne avrebbe minacciato e aggredito la ex compagna con frasi del tipo «Se ci arrivo, non la racconti» e «ti spezzo». L’accusa parla anche di aggressioni e continue richieste di soldi alla donna con cui conviveva. Tutti gli episodi contestati sarebbero avvenuti in 7 anni a Recanati, tra giugno 2017 e il 25 giugno 2024.
Nel 2018 dopo che il 35enne aveva inviato con il profilo Facebook della ex dei messaggi agli amici della donna, per dirgli della loro relazione e invitandoli ad un incontro di persona, la donna aveva detto al 35enne di voler terminare la relazione. A quel punto l’uomo avrebbe afferrato la ex per il collo, sbattendola contro il muro per impedirle di allontanarsi.
Altro episodio contestato nell’aprile 2022, poco prima della nascita del figlio della coppia. Secondo l’accusa, approfittando del ricovero della compagna, il 35enne avrebbe preso dal bancomat della donna 579,95 euro per acquistare una playstation.
Dopo la nascita del bambino, prosegue l’accusa, l’uomo avrebbe iniziato a manifestare insofferenza verso i genitori della ex e avrebbe detto cose come «Se li trovo per strada, vedi te che succede». L’accusa parla anche di un litigio avvenuto in un’auto. Lì il 37enne, conclude l’accusa, avrebbe tentato di prendere il cellulare della compagna bloccandola con il braccio destro all’altezza del collo e spingendole la testa contro il sedile. Anche dopo la fine della relazione tra i due, in più occasioni il 37enne avrebbe offeso e minacciato la donna.
La donna è parte civile tramite l’avvocato Alessio Materazzi. Oggi il giudice Giovanni Manzoni ha rinviato l’udienza per mancata notifica all’imputato.
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