
Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena
di Luca Patrassi
Noemi Tartabini ribadisce il “no, grazie”, non farà la presidentessa della Provincia dopo il regno di Sandro Parcaroli. E’ stata la stessa sindaca di Potenza Picena ad intervenire oggi sull’argomento con un post sulla sua pagina istituzionale su Facebook: «Ho appreso – si legge nel posto della sindaca – nelle ultime ore dalla stampa di una mia ipotetica candidatura a presidente della Provincia di Macerata. Ci tengo a sottolineare che non ho mai dato la disponibilità a ricoprire un incarico così importante perché il Comune di Potenza Picena ha un territorio molto vasto e particolare e, in questo momento più che mai, necessita di un sindaco presente “a tempo pieno”. Una scelta, anche personale, fatta sin dall’inizio del mio mandato, quando ho deciso di accantonare anche il lavoro professionale proprio per dedicarmi esclusivamente all’attività amministrativa: tante opportunità da cogliere per il miglioramento della città, tante situazioni da seguire, tante risposte da dare. La mia volontà è sempre stata quella di continuare a fare il sindaco fino alla fine del mandato, così da poter portare avanti i progetti in essere, abbracciarne dei nuovi dando alla nostra comunità tutta l’attenzione che merita. Rispetto alla guida della Provincia, ringrazio tutti coloro che hanno pensato a me».
Infine una frase all’apparenza innocua ma che può assumere diversi significati: «Sono certa comunque che si arriverà al più presto ad una candidatura condivisa, in grado di affrontare al meglio tutte le sfide che abbiamo davanti anche a livello provinciale. Io resto qui, per i cittadini di Potenza Picena, perché sono stata eletta per questo».
E’ il concetto di condivisione che forse non è chiaro a tutti. Si sono fatti alcuni nomi ma ci sono già diversi sindaci che rilevano di non essere mai stati chiamati per discutere, non del candidato presidente e non dei programmi da sostenere. Ricapitolando le posizioni: l’area Acquaroli spinge per il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ma con qualche elemento di dubbio legato all’esito della partita delle regionali (che ha visto Mirko Braconi primo dei non eletti nonostante i tanti endorsement del partito maceratese), si parla del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica per dare peso anche istituzionale al Comune più popoloso e importante del territorio provinciale maceratese. A Matelica rilevano come la cittadina sia da tempo fuori dai radar della politica che conta e il nome è quello del sindaco Denis Cingolani.
Infine c’è chi rileva che sarebbe bene dare l’incarico a chi ha dimostrato già di saper affrontare i problemi del territorio e giusto per fare un paio di nomi ci sono quelli dei sindaci di San Ginesio Giuliano Ciabocco e di Sarnano Fabio Fantegrossi. Lavori in corso e data delle elezioni ancora da fissare: il mandato alla presidenza di Sandro Parcaroli scade a dicembre ma si parla già di una proroga che porterebbe il rinnovo tra marzo ed aprile. Da ribadire infine il concetto che ad esprimersi saranno i consiglieri comunali delle municipalità maceratesi con un voto ponderato sul peso demografico dei singoli Comuni.
Mai na gioia
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Proroghiamo l’incompetenza, mi raccomando…