Ricci sta con Mastrovincenzo:
«Grave errore da sanare al più presto»

Antonio Mastrovincenzo e Matteo Ricci

Ha atteso che tutti prendessero posizione, da ultima la segretaria regionale Chantal Bomprezzi. Ma ora anche Matteo Ricci interviene sul caso dell’espulsione dal Pd di Antonio Mastrovincenzo. Il candidato presidente del centrosinistra alle ultime regionali lo aveva voluto nella sua lista dopo lo stop del partito per la regola interna che gli vietava di correre per un terzo mandato come consigliere e, come gran parte dei big marchigiani del partito, si schiera senza mezze misure al fianco dell’ex presidente del consiglio regionale bollando come un “grave errore” quello commesso dalla commissione di garanzia.

«Il partito regionale deve riparare subito al grave errore fatto su Mastrovincenzo – rimarca l’europarlamentare, che si è impegnato a coordinare comunque l’opposizione da Bruxelles – un errore fatto sia dal punto di vista procedurale, perché Antonio è stato nella lista del presidente su mia richiesta, dopo l’accordo e la votazione in assemblea regionale Pd, e sia dal punto di vista politico, perché noi nelle prossime settimane dovremo aprirci a energie nuove, non espellere in maniera surreale quelle che abbiamo».

Ricci conferma di non voler restare a guardare in questa fase. «Nei prossimi giorni incontrerò i candidati delle varie liste civiche che mi hanno appoggiato e che, insieme, hanno raggiunto l’11% alle ultime regionali, per chiedere loro di continuare ad impegnarsi politicamente e magari entrare in uno dei partiti della coalizione. L’importante è non disperdere nessuna energia sprigionata. Dobbiamo guardare alle prossime elezioni amministrative e poi politiche, così come dobbiamo sostenere il lavoro dell’opposizione in consiglio regionale. Il mio impegno continuerà in questa direzione, e credo che questo sia ciò che il nostro elettorato, 287mila persone, ci chiede di fare, con serietà e buon senso. Questa settimana sarò alle assemblee provinciali Pd di Ascoli e di Macerata, oltre che ad Ancona con le liste civiche. Occorre ripartire davvero e seriamente. Non si può Tornare indietro a un Pd Marche che, per anni, è stato autodistruttivo».

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