«Positiva la conferma dell’Ordinanza Camerino firmata dall’ex commissario Giovanni Legnini, in centro gli interventi di competenza di Curia e Università procedono con buon ritmo, fasi di maggiore lentezza per quelli di competenza del Comune che speriamo possano essere accelerati», così il Pd di Camerino.
Gli esponenti del Partito democratico, alla luce dell’assemblea pubblica che si è svolta il 26 ottobre, sottolineano: «Positiva e significativa la conferma della “Ordinanza Camerino” firmata dal commissario Giovanni Legnini nel 2021, che riconosce la complessità e le esigenze specifiche del territorio e ha dato l’avvio per gli edifici pubblici. In merito allo stato della ricostruzione presentato alla cittadinanza dal sindaco, il piano di cantierizzazione di Camerino è utile, ma è evidente come sia stata la volontà dei proprietari delle case del centro di ricostruire, e la scelta di procedere per aggregati, che hanno fatto la differenza per i tanti interventi partiti, alcuni dei quali anche in anticipo rispetto al piano. Gli interventi di competenza di Curia e Università procedono con buon ritmo, contribuendo a fare emergere segnali positivi per il centro storico».
Secondo gli esponenti del Partito democratico «Restano in una fase di maggiore lentezza e minore visibilità gli interventi di competenza del Comune, che auspichiamo possano essere accelerati, per accompagnare in modo coordinato la ricostruzione complessiva. C’è l’amarezza per i rallentamenti su teatro Marchetti e municipio. Ci auguriamo si possano velocizzare i lavori della Rocca borgesca, come richiesto da tanti. Non ci può essere una città senza famiglie, senza cittadini: alla luce di tante analisi fatte, ultima quella commissionata ad Unicam, è fondamentale partire velocemente con la riprogettazione, finalizzata ad un piano di sviluppo socio economico, di quelle aree che non potranno avere la funzione che avevano prima del sisma. Proprio l’ateneo ha attivato posti letto gestiti direttamente, servizio necessario; andrebbe considerato però il notevole patrimonio privato che era disponibile alla ricettività e si spera ritorni. C’è necessità di coinvolgere la popolazione delle frazioni oltre che del centro, al fine di ragionare insieme sulla Camerino del futuro».
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