
di Laura Boccanera (foto e video Federico De Marco)
«Anaste non ha cura di chi si prende cura», con questo grido i quasi 500 dipendenti del terzo settore socio assistenziale in tutte le Marche chiedono un adeguamento di stipendio rispetto ai colleghi con identiche mansioni che afferiscono però ai contratti delle cooperative, Uneba e Valdesi ad esempio. La differenza infatti varia da 1200 a 2000 euro e questa mattina in tutta la Regione i lavoratori hanno osservato una giornata di sciopero per rivendicare i propri diritti su un salario che viene erogato a chi occupa un settore delicatissimo come quello della cura alla persona.

A Civitanova il presidio con Cgil e Cisl davanti alla sede del Paolo Ricci di via Einaudi, la struttura che nelle Marche ha più occupati con il contratto Anaste, quasi 200 dipendenti per l’azienda di servizi alla persona che è anche sotto la guida del Comune di Civitanova che ne nomina il cda.

Una cinquantina i lavoratori che per due ore hanno presidiato con striscioni e slogan per richiedere maggiori entrate, ma anche garanzia di tutela in caso di malattia: tra loro amministrativi, educatrici, pedagogisti, assistenti alla persona, fisioterapisti. Molti degli slogan occhieggiano anche alla festività di Halloween per dimostrare come il contratto sia “da paura”, toccando soprattutto la sfera della “dignità”. “Non siamo un sottoprodotto del sistema sanitario” – afferma una scioperante, mentre molti altri sottolineano come il contratto «lede la dignità del lavoratore. Non è giusto che un collega che fa le mie stesse ore e mansioni abbia uno stipendio superiore».

John Palmieri segretario generale FP Cgil Macerata
Tutte tematiche che sono all’origine della mancata firma del contratto da parte di Cgil Cisl e Uil che oggi hanno indetto lo sciopero nazionale e che andranno avanti ad oltranza fino a che l’adeguamento non sarà scritto nero su bianco sul contratto.

Giovanni Cavezza segretario generale Cisl Fp Marche
«Il contratto nazionale – denunciano i sindacati – genera un forte dumping salariale rispetto ad altri comparti del terzo settore. Nelle Marche, la mobilitazione ha interessato in particolare le strutture del gruppo Zaffiro di Pesaro e del fermano, ma il Paolo Ricci è la più grande del territorio con oltre 200 dipendenti».
L’adesione allo sciopero è stata altissima: tutti i servizi ambulatoriali sono rimasti chiusi, e lo saranno per tutto il giorno, mentre hanno continuato a operare solo quelli residenziali H24, indispensabili per garantire l’assistenza agli ospiti. «Il contratto Anaste – spiega John Palmieri (Cgil) – è fermo al 2005, non è stato firmato dai sindacati confederali e continua a creare disparità economiche enormi tra lavoratori che svolgono le stesse mansioni ma con contratti diversi: il gap può arrivare a 1.800 euro in meno all’anno rispetto a chi è inquadrato con il contratto delle cooperative sociali».
Un problema che, sottolineano le sigle sindacali, incide anche sulla qualità dei servizi: «Con queste condizioni – prosegue Palmieri – diventa difficile trattenere personale qualificato, perché chi può cerca altrove stipendi più dignitosi».

Critiche durissime anche da parte di Giovanni Cavezza, segretario generale Cisl Fp Marche: «Le condizioni previste da questo contratto sono inaccettabili. Parliamo di lavoratori che prendono 1.300 euro al mese, con turni pesanti e responsabilità enormi nell’assistenza a persone fragili. Per questo i sindacati non hanno sottoscritto questo contratto perché non garantisce condizioni minime dignitose. Ma oltre alle condizioni economiche ci sono anche quelle giuridiche. Per questi dipendenti vorrebbero applicare anche la condizione per la quale in caso di sei mesi di malattia nell’arco di 3 anni possono essere licenziati. E’ un arretramento vergognoso, che tocca la vita di chi lavora nel sociale e anche di educatori e pedagogisti».

I sindacati chiedono l’apertura immediata di un tavolo di confronto per arrivare a un contratto che riconosca salari e diritti adeguati o addirittura il cambio di contratto da Anaste a altri contratti più vantaggiosi.






Come fate a fidarvi di cgil e di Palmieri ????
Dite a Landini di organizzare uno sciopero
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