Caos sotto la curva, Profili:
«Pressioni illecite per la vendita
Fermateli prima che accada l’irreparabile»

CIVITANOVESE - Dura nota della società dopo la rissa di domenica al Polisportivo che ha coinvolto il presidente: «Da giugno siamo vittime di una escalation di condotte illegali. Chi di dovere deve intervenire»

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Profili sotto la curva per strappare lo striscione

 

di Andrea Cesca

Le immagini della rissa scoppiata allo stadio Polisportivo di Civitanova domenica scorsa prima della partita fra la Civitanovese e la Sangiustese e che ha visto protagonisti alcuni ultras rossoblu e il presidente Mauro Profili mentre quest’ultimo cercava di staccare uno striscione attaccato sotto la curva hanno fatto il giro del web destando clamore anche nella stampa nazionale.

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Il presidente Mauro Profili domenica sotto la curva bloccato dalla polizia

Il giorno dopo il sodalizio rossoblù e in particolare il presidente Profili ha rappresentato attraverso un comunicato la propria preoccupazione, già segnalata – si legge – sia alla Figc che alle autorità di pubblica sicurezza. Il comunicato termina con la richiesta di far cessare da chi ha i poteri e gli strumenti per farlo la precisa e continuata pressione illecita per la vendita della società, il presidente è disposto a passare la mano non appena ci sarà qualcuno degno e capace per normalizzare la situazione.

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Mauro Profili

“La società Civitanovese Calcio e il suo presidente Mauro Profili, in merito alle notizie apparse sulla stampa, su quanto accaduto domenica allo stadio Polisportivo (nell’area interna a lato del rettangolo di gioco sotto la gradinata) non può che ribadire di essere di fronte ad uno sparuto gruppo di personaggi che non si possono definire né tifosi né rappresentanti della città: essi sono oramai in azione almeno dal giugno scorso con una escalation di condotte illegali poste in essere evidentemente per indurre la proprietà a cedere la società a soggetti che avranno fatto ad essi, e chissà a chi, promesse di certo indicibili – si legge nel comunicato – . Nonostante i noti fatti pregressi e nonostante che il presidente Profili, proprio qualche giorno prima, avesse avvisato con pec sia la Federazione sia le autorità di pubblica sicurezza della necessità di impedire a costoro (ben noti) di accedere alle manifestazioni sportive della Civitanovese, domenica scorsa nell’imminenza dell’avvio della gara casalinga con la Sangiustese, durante il riscaldamento delle squadre, i tre o quattro personaggi, non contenti di aver portato minacce e danni anche sui campi ove la squadra gioca in trasferta, pur sprovvisti di biglietto sono addirittura entrati non solo all’interno del Polisportivo ma anche all’interno della zona prossima al rettangolo di gioco per appendere uno striscione non autorizzato ed offensivo senza che nessuno abbia mosso un dito.

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Il corpo a corpo con i tifosi

Nessuna rissa vi è stata – prosegue la nota –  ma solo una aggressione fisica al presidente Profili da parte di un ben noto personaggio, fra i tre o quattro entrati abusivamente nel terreno circostante il rettangolo di gioco, nel mentre che lo stesso presidente, dopo aver rilevato l’illecita presenza sul luogo sia di tali personaggi che dello striscione offensivo, si era accinto a togliere quest’ultimo dalla rete interna sulla quale era stato apposto. Grande rammarico, quindi per una situazione, assurda ed illegale, di minacciosa violenza, mai tollerabile in assoluto, ma tanto più proprio nella stessa giornata in cui si è assistito a condotte violente di certe pseudo tifoserie con esiti omicidiari. Chiaramente, questo ultimo fatto accaduto all’interno dello stadio, pur travalicando il fatto sportivo, contribuisce al clima pesante artatamente creatosi sui dirigenti e sui giovani calciatori: se il presidente Profili è indubbiamente in possesso delle capacità personali per resistere a tali forme di illegalità, ciò non è detto debba essere richiesto a giovani calciatori e dirigenti che cercano quotidianamente di lavorare per risollevare le sorti sportive del club.
Stiano tranquilli i veri tifosi, ma anche i giovani tesserati: il presidente è disposto a passare la mano non appena ci sarà qualcuno degno e capace per normalizzare la situazione, non certo sotto quella ben precisa e continuata pressione illecita, che si chiede deve essere fatta definitivamente cessare da chi ha i poteri e gli strumenti perché ciò sia fatto, senza alcun indugio, prima che accada l’irreparabile”.

Non è certo il clima ideale per la squadra reduce da una cocente retrocessione e ultima in classifica nell’attuale campionato di Eccellenza che si appresta ad affrontare la trasferta di Chiesanuova, vero e proprio scontro salvezza.

 

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