«Superbonus sisma prorogato al 2026,
evitato scenario apocalittico»

RICOSTRUZIONE - La legge di bilancio estenderà l’agevolazione al 110% per gli interventi avviati prima di marzo 2024. Lo conferma Diego Camillozzi, presidente dell'associazione "La terra trema noi no". «Sono salvi tutti i cantieri presentati prima di marzo 2024 che prevedono l'agevolazione, altrimenti i costi sarebbero ricaduti nelle spalle dei committenti, cioè dei terremotati»

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Diego Camillozzi con Matteo Salvini

di Monia Orazi

Superbonus sisma prorogato al 2026, la legge di bilancio salva i cantieri avviati prima di marzo 2024. Il Governo estende al 2026 il superbonus al 110% per gli interventi di ricostruzione nelle zone colpite dai terremoti del 2016-2017 in centro Italia. La proroga riguarda tutti i cantieri con istanze presentate prima del 29 marzo 2024, salvando così migliaia di proprietari terremotati dal rischio di dover sostenere di tasca propria i costi dei lavori non completati.

«Promessa mantenuta. Manca solamente la bollinatura», ha commentato Diego Camillozzi, presidente dell’associazione “La terra trema noi no”, annunciando la notizia. «Con questa proroga abbiamo evitato uno scenario apocalittico. Sono così salvi tutti i cantieri presentati prima di marzo 2024 che prevedono il superbonus, altrimenti questi costi di lavori non effettuati sarebbero ricaduti nelle spalle dei committenti, cioè dei terremotati». Camillozzi ha ringraziato «il commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, tutto il governo, i ministri Salvini e Giorgetti, il governatore Acquaroli», aggiungendo: «sinceramente qualche merito me lo voglio prendere anch’io per averli “perseguitati” al fine di ottenere la proroga a fine 2026 per ultimare i lavori del superbonus anche per chi aveva presentato il progetto prima di marzo 2024».

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«Per ora la proroga è inserita nella bozza del decreto di bilancio all’articolo 113, manca l’ufficialità della bollinatura, ma a questo punto è un proforma», ha precisato Camillozzi, esprimendo fiducia nel completamento dell’iter legislativo. La misura interessa le aree del centro Italia colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017 e rappresenta un salvagente per numerose famiglie che rischiavano di dover interrompere i lavori di ricostruzione o di doverli completare a proprie spese. Fino a oggi, infatti, la proroga al 2026 era stata prevista soltanto per le domande rientranti nel plafond da 330 milioni di euro, stanziato a giugno scorso. Con la nuova disposizione, invece, la possibilità si estende a tutte le pratiche presentate prima del 29 marzo 2024.

Il testo prevede inoltre che il commissario straordinario alla ricostruzione trasmetta all’Agenzia delle entrate tutte le istanze ammesse, in modo da consentire i controlli in sede di dichiarazione e garantire trasparenza sull’utilizzo dei fondi. La proroga rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per il cratere, dove molti cantieri della ricostruzione privata rischiavano di restare fermi per l’impossibilità di coprire i costi residui dopo la riduzione del bonus. Con questa modifica, i proprietari e i tecnici avranno un anno in più per concludere i lavori.

Superbonus per il cratere sismico, verso la proroga per tutto il 2026

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