di Laura Boccanera (foto-video Alessandro Panichelli)
Fiamme in una tenuta di Potenza Picena, a fuoco alcune gabbie nelle quali stavano crescendo i pulli di varie specie avicole esotiche, morti nel rogo un centinaio di uccelli. Un incendio stamattina intorno alle 8,30 ha bruciato le voliere e le gabbie di un centinaio di animali di un’oasi privata nella quale un appassionato alleva specie avicole anche rare, tra cui pavoni e cigni.
Nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Civitanova, a causa delle fiamme che si sono propagate anche alle sterpaglie e alla vegetazione i pulli di un centinaio di uccelli, tenuti in gabbie riscaldate, sono morti.
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco l’incendio sarebbe divampato da un corto circuito partito da un frigorifero o da alcune apparecchiature elettriche. La tenuta, che si trova in contrada Mortolo, è un’abitazione di un privato cittadino appassionato di animali, in particolare uccelli, tanto da aver trasformato la sua residenza di campagna in una piccola oasi con un laghetto in cui vivono specie di tutti i tipi, uccelli esotici e anche rari. Il proprietario si occupa della riproduzione degli uccelli e i pulli bruciati erano tenuti separati dagli esemplari adulti.
I vigili del fuoco hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area evitando che le fiamme si propagassero ad altre zone della tenuta.
Doloso sicuro
Meglio stare zitta
Poverini
Non ci posso credere...
Si sicuramente un corto circuito, come i gatti che si suicidano....w la caccia
Che dispiacere è un peccato per gli animali e per chi si dedicava a loro !
Povere bestiole
Nooooo ! Come mi dispiace....
Nooooo!! Poverini.
Noooo...
Mi dispiace
Oddio che strage! Povere bestiole che morte...
Poveri animaletti
Visto tutto in diretta dal mio terrazzo.....che peccato
Ma come si può..
Oddio
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Perché è meglio non dire niente? Per il timore che il responsabile dell’incendio si vendichi?
Dovrebbe vergognarsi.