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“Voce del verbo alveare”,
uno spettacolo per salvare le api

TOLENTINO - Domenica al giardino del Palazzo dei Principi dell'Abbadia di Fiastra la rappresentazione che vuole sensibilizzare sulla difesa degli insetti

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Uno scorcio dell’Abbadia di Fiastra

Domenica l’Abbadia di Fiastra ospiterà lo spettacolo del Teatro Rebis di Macerata “Voce del verbo alveare. Piccolo dialogo fra la natura e un’attrice curiosa” di e con Meri Bracalente. Un appuntamento promosso dalla Fondazione Carima e dal Centro di educazione ambientale Abbadia di Fiastra, in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini e Meridiana, che si rivolge all’infanzia presente del bambino e a quella remota dell’adulto.

La rappresentazione, che guiderà i partecipanti alla scoperta del regno delle api, nasce dalla riscrittura in forma scenica di un progetto di teatro e apicoltura rivolto agli alunni di una scuola primaria del territorio. «Cosa accadrebbe se le api arrivassero veramente ad estinguersi?» domanda l’autrice/attrice, che porterà agli spettatori di ogni età le riflessioni condivise con i bambini, scegliendo di trattare il loro contributo infantile come forma di pensiero vivido che, al pari di quello poetico, è capace di generare visione. Le api sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo, ricoprendo un ruolo fondamentale per l’ambiente e per l’ecosistema. Tuttavia le attività dell’uomo e il cambiamento climatico stanno mettendo sempre più a rischio la riproduzione di questi insetti, che potrebbero arrivare a scomparire.

Lo spettacolo si inserisce tra le attività di animazione e sensibilizzazione legate all’Oasi fiorita per la biodiversità realizzata per il secondo anno consecutivo all’Abbadia di Fiastra nell’ambito del progetto nazionale +Api, ideato dall’associazione Filiera Futura per contrastare la perdita di impollinatori, al quale la Fondazione Carima e la Fondazione Giustiniani Bandini aderiscono dal 2024 nel perseguimento degli obiettivi comuni di tutela ambientale e sviluppo sostenibile del territorio. Si tratta di un’area verde di oltre un ettaro di estensione dove sono state seminate essenze mellifere che rappresentano un habitat ideale per le api. «L’educazione ambientale di bambini e ragazzi – ha dichiarato il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – gioca un ruolo determinante nella costruzione di un futuro più sostenibile, poiché li aiuta a sviluppare un senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e li incoraggia ad adottare comportamenti ecologicamente meno impattanti. Questo processo educativo può passare anche attraverso la dimensione artistica ed esperienziale, come in questo caso». «Collaboriamo con piacere al progetto +Api e a questo evento – ha sottolineato il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Renato Poletti, proprietaria dell’area nonché ente gestore della Riserva naturale statale Abbadia di Fiastra – perché siamo convinti che iniziative come questa siano fondamentali per richiamare l’attenzione, soprattutto dei più giovani, sull’importanza delle api e della biodiversità, risorse preziose senza le quali non ci può essere equilibrio ambientale».

La rappresentazione verrà messa in scena sul prato del giardino del Palazzo dei Principi alle 17 e sarà seguita da un laboratorio didattico sulla vita delle api condotto dall’apicoltrice Silvia Amicucci. Ingresso gratuito – Info: 0733 202942



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