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Addio a Giuliano Tridenti,
anima del basket recanatese

LUTTO - E' morto all'età di 75 anni, era malato da mesi. Per trent'anni è stato una figura imprescindibile della pallacanestro leopardiana. Il saluto della società: «Difficile trovare le parole per trasmettere il dolore che proviamo»

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Giuliano Tridenti

Si è spento ieri all’età di 75 anni, dopo aver combattuto per diversi mesi contro una grave malattia, Giuliano Tridenti. Volto notissimo in paese per essere stato per trent’anni dirigente prima della Us Basket Recanati, che aveva accompagnato nella scalata fino alla Serie A2, e poi della Pallacanestro Recanati che ora staziona in Serie B Interregionale.

Aveva lavorato fino alla pensione come rappresentante di vini, ma il basket era la sua grande passione. Persona conosciuta e stimata da tutti nell’ambiente, di recente aveva anche preso la guida del bar del PalaCingolani-Pierini.

Commosso il ricordo della società, nel ricostruirne il percorso. «Ci sono notizie che non si vorrebbero mai dare, è così difficile trovare le parole per trasmettere il dolore che proviamo nello scrivere queste righe che forse è meglio ricordarti per quello che sei stato e che sarai sempre per noi – scrive la Pallacanestro Recanati in una nota – caro Giuliano hai riempito la vita della nostra associazione con la tua presenza gentile, la tua disponibilità e vitalità nel reinventarti nel tempo in tanti ruoli. Da qualche anno avevi l’onere onore di gestire il bar del palazzetto che per te era ormai diventato una seconda casa, in qualsiasi momento della giornata eri lì ad accogliere chiunque con quel tuo sorriso luminoso e perché no fare una partita a carte con gli amici di sempre. Ma il bar è stata solo una goccia nel mare della passione che avevi per la pallacanestro, una fede verso i colori gialloblu cominciata nella stagione 1995/1996 quando diventasti responsabile della squadra cadetti dell’Us Basket Recanati. Un riferimento costante per decine e decine di giocatori transitati all’ombra del Colle grazie al ruolo di dirigente accompagnatore, un ruolo che ti ha portato a girare l’Italia con la maglia della nostra città ed a vivere da protagonista la favola della scalata dalla Serie C alla Serie A. La storia recente parla di un Giuliano che dopo 30 anni non ne voleva proprio sapere di godersi un po’ di meritato riposo perché per te la vita all’interno dell’associazione era la vita stessa. Ogni evento, ogni iniziativa, partite di qualsiasi categoria, sempre lì per noi e per tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerti. Lasci un vuoto incolmabile nel nostro mondo, cos’eri e cosa sei per noi non si può racchiudere in queste poche righe ma soltanto proseguendo la nostra attività con lo stesso amore e la stessa passione che ci hai donato potremo tenere vivo il tuo ricordo. Il direttivo, lo staff, la squadra ed i tesserati tutti si stringono intorno alla moglie Dina, i figli Alessandro e Marco nostri dirigenti ed i nipoti Filippo e Tommaso nostri atleti».

La camera ardente è stata allestita alla casa funeraria Bamo in via Cupa Madonna di Varano. Il funerale si terrà sabato mattina alle 10 alla chiesa di Sant’Agostino.



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