Lo Sferisterio durante una recita
Aprono domani, a prezzi invariati, le vendite del Macerata Opera Festival 2026. Dodici recite di “Nabucco”, “Il trovatore” e “Il barbiere di Siviglia”, dal 17 luglio al 7 agosto, concentrate in tre weekend per la 62esima edizione della rassegna, così da poter godere di tutti e tre i titoli in un solo fine settimana, e gran chiusura con i “Carmina Burana” di Orff, ormai grande evergreen trasversale ai generi, dalla classica al metal, dal cinema alle serie Tv. Mentre Sferisterio a Scuola, manifestazione leader nell’Italia centrale per la divulgazione, si terrà dal 5 al 10 giugno.
Le premesse sono ottime, se anche il magazine francese Music&Opera, voce ufficiale di uno dei più forti tour promoter europei specializzati in viaggi musicali, apre il suo racconto del Macerata Opera Festival 2025 sottolineando che «Macerata ha molti punti di forza. La splendida città delle Marche, regione italiana risparmiata dal turismo di massa, accoglie con grande entusiasmo gli amanti della musica. E lo Sferisterio è straordinario». Definito quest’anno da Operawire New York: «l’esperienza italiana d’opera estiva al suo massimo vertice». Ugualmente entusiasta la stampa di lingua spagnola, che apre a nuovi mercati mondiali, che con Press-Music parla «dell’emozione delle tre grandi serate d’opera, ma anche il fascino di Macerata, le sue strade di pietra dorata, la sua genuina ospitalità, il mormorio dell’estate italiana in ogni angolo. Perché l’opera, a Macerata, non è solo spettacolo, è la vita stessa cantata con tutta la sua bellezza e tutta la sua verità», e anche il mensile Ritmo ribadisce «A Macerata l’opera è vissuta come una vera e propria festa. Prima di ogni spettacolo, le storiche piazze pedonali nei dintorni dello Sferisterio si riempiono di spettatori che cenano e sorseggiano i loro bicchieri di spritz, con una magia che si respira solo in occasione di eventi sportivi».
Dunque grande attesa internazionale per l’apertura il 17 luglio 2026 con una nuova produzione del “Nabucco” di Verdi affidata al decano belga Paul-Émile Fourny con il podio di Fabrizio Maria Carminati, reduce dall’ottimo Macbeth di quest’anno. Quindi il 18 luglio una nuova incursione nella leggerezza grazie al Barbiere rossiniano con la ripresa della fortunata regia di Daniele Menghini dall’edizione del 2022 e la bacchetta del milanese Gianluca Martinenghi. Poi si prosegue nel solco della Trilogia Popolare verdiana il 19 luglio con “Il trovatore” di Francisco Negrin del 2013, ripreso nel 2016, e la direzione del russo-tedesco Dmitri Jurowski. Infine il grande Novecento dei potenti Carmina Burana di Orff il 7 agosto con il direttore Ramón Tebar, nome particolarmente consolidato nel sistema musicale americano.
Ma il Macerata Opera Festival sarà come di tradizione preceduta dall’importante rassegna Sferisterio a Scuola dal 5 al 10 giugno, manifestazione leader nell’Italia Centrale per la divulgazione del grande repertorio operistico presso scuole e famiglie e fondamentale strumento di capillare coesione col territorio grazie allo stretto rapporto con le istituzioni scolastiche.
Più o meno lo stesso programma del Rof. Con un alta probabilità di cannibalizzazione del pubblico e siccome Pesaro vale di pio di macerata sannuncia lennesimo esercizio di provincialismo
Ma quanti anni sono che non ospitano opere di Puccini?? Madame Buttefly sono anni e anni che manca!! Fissati con Verdi.. mah.....cambiare un po' no eh?
Patrizia Damiani la Butterfly manca da anni, ma le opere di Puccini ci sono state. Nel cartellone del 2024 c'erano "Turandot" e "Bohème". Verdi è uno dei compositori più amati, se ne faccia una ragione..
Patrizia Damiani Madame Butterflay anni fa lho vista allo Sferisterio. Indimenticabile. Puccini lo adoro
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Dai forza Maceratesi e non comprate questi biglietti non vi pentirete !!!