Marco Fermani e Federico Cippitelli, in arte Organetto a cukù
Di lì a qualche ora si sarebbero dovuto imbarcare alla volta del Portogallo, dove avrebbero dovuto esibirsi al festival Tradballs di Tavira, nell’Algarve. E invece sono stati costretti a tornare a casa il maceratese Federico Cippitelli e il potentino Marco Fermani, ovvero gli Organetto a Cukù, che si sono visti ripulire il Fiat Doblò carico di strumenti e indumenti in quel di Fiumicino.
È successo giovedì all’ora di pranzo. I due si sono fermati in un centro commerciale non lontano dall’aeroporto romano per mangiare qualcosa prima della partenza, programmata per il pomeriggio. Ma dopo essere tornai al furgone, ecco l’amara scoperta: dei malviventi avevano sfondato il finestrino posteriore sinistro trafugando così tutto quello che era all’interno. Il bottino è stato ragguardevole: un organetto, una centralina wifi, un ukulele, un multieffetto per chitarra, una melodica, una stomp box e una valigia con all’interno i vestiti dei due. Il valore complessivo di diverse migliaia di euro.
Cippitelli e Fermani hanno sporto denuncia alla stazione dei carabinieri presente all’aeroporto Leonardo Da Vinci. «Io e Federico eravamo pronti a partire – ha raccontato Fermani – avremmo dovuto fare un po’ di #organettoacuku in Portogallo ma abbiamo dovuto girare i tacchi e ritornare a Porto Potenza. Ci hanno portato via tutto, ma proprio tutto, anche il mio Ukeit. Chiediamo scusa a Tradballs e a Mattias, ma senza strumenti e bagagli sarebbe stato impossibile suonare a Tavira. Speriamo di poter venire al più presto. Porteremo nuovi strumenti e nuove energie. Promesso».
Mi dispiace, immagino la delusione
È una vita che ci sono furti li
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