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Un quartiere costruito senza autorizzazioni:
in 29 finiscono nei guai (Video)

CASTELRAIMONDO - L'inchiesta svolta dai carabinieri Forestali è partita da un controllo su una piscina. Le procura ha chiuso le indagini per due istruttori del Comune, liberi professionisti, costruttori e proprietari. Sono accusati a vario titolo di attività urbanistico edilizia in assenza di autorizzazione paesaggistica e lottizzazione abusiva

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Castelraimondo, costruzioni su lottizzazioni senza autorizzazione: l'intervento dei carabinieri
Lottizzazione-abusiva-Castelraimondo

I controlli dei carabinieri Forestali

Condomini di un quartiere costruiti su una zona di interesse pubblico senza autorizzazione: 29 professionisti finiscono nei guai. La procura di Macerata ha chiuso le indagini nei confronti di due istruttori del Comune di Castelraimondo, liberi professionisti, costruttori e proprietari, accusati a vario titolo di attività urbanistico edilizia in assenza di autorizzazione paesaggistica e lottizzazione abusiva.

Le indagini svolte dai carabinieri Forestali di Matelica e coordinate dalla procura, sono iniziate dopo un controllo in una piscina in un giardino condominiale, realizzata senza titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica. Dai riscontri documentali più approfonditi è emerso che la piscina ricadeva in un’area dove insistevano diverse costruzioni, realizzate dagli inizi degli anni 2000 e proseguiti fino al 2024. Nello specifico i Forestali hanno rilevato che i fabbricati, condominiali e monofamiliari, alcuni anche di pregevole fattura, erano stati edificati senza tenere conto che in quella zona era sottoposta al vincolo di “notevole interesse pubblico”, cosiddetto “Galassino”. Nel corso degli anni, le pratiche da sottoporre all’esame dell’ufficio tecnico comunale, hanno quindi seguito la via ordinaria dichiarando l’assenza del vincolo, senza quindi avviare l’iter per ottenere l’autorizzazione paesaggistica. Durante le indagini, i militari hanno notato che non solo la piscina non rispondeva alla prevista autorizzazione paesaggistica, ma nemmeno il fabbricato principale, quelli adiacenti e l’intero quartiere.
Secondo gli inquirenti nessuna delle costruzioni comprese nella lottizzazione era stata sottoposta al nulla osta vincolante e obbligatorio della Soprintendenza.

La zona sottoposta a tutela paesaggistica si estende sull’intero territorio comunale di Castelraimondo e su gran parte dei comuni limitrofi e ha lo scopo di salvaguardare il “paesaggio” locale.



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