Stefano Dall’Aglio
«La “supercazzola” del circolo Fratelli d’Italia di Potenza Picena non spiega come mai il sindaco Tartabini e l’assessore all’Ambiente Palmiero non abbiano risposto all’Ata 3 – Macerata quando quest’ultima aveva già richiesto al Comune di presentare un contributo istruttorio per la seconda fase dell’individuazione del sito della nuova discarica. Una richiesta che è stata inoltrata da Ata a novembre 2024. Contrada Castelletta era finita all’ottavo posto su 23 siti idonei senza che l’amministrazione abbia battuto un colpo». Non si placano le critiche del circolo cittadino del Partito democratico verso la maggioranza sul nodo discarica. Le parole del primo cittadino Noemi Tartabini avevano scatenato le reazioni dei dem che avevano accusato la giunta di essere impreparata a gestire la faccenda (leggi qui).
«Il sindaco tenta maldestramente di coprire la latitanza dei suoi amministratori – torna all’attacco il Pd – mischiando tutto ed il contrario di tutto con l’unico scopo di confondere i cittadini e non rispondere nel merito. Ma andiamo con ordine. Conosciamo bene la “gerarchia dei rifiuti” delle direttive europee, ed al primo punto c’è la percentuale di differenziata, che in 11 anni di amministrazione Acquaroli-Tartabini ha visto Potenza Picena scivolare dall’ottavo posto al 34esimo nella classifica provinciale. Inoltre la giunta regionale di Acquaroli dopo anni di ritardi non è riuscita ad approvare il Piano regionale dei rifiuti rinunciando a fare una scelta di governo fondamentale in una materia tra le più sensibili, perché le preoccupazioni elettorali prevalgono sulle esigenze dei cittadini».
I dem puntano il dito anche contro la Tari: «La destra, che per non decidere riguardo alla discarica parla di termovalorizzatore, governa la decisione a tutti i livelli: regionale, provinciale, comunale, assemblea territoriale d’ambito e “governance” del Cosmari, e fa pagare il proprio immobilismo ai cittadini con aumenti della Tari che sfioreranno in futuro +50%. All’ottavo posto della graduatoria dei 23 siti potenzialmente idonei per ospitare la nuova discarica c’è il sito di contrada Castelletta, posto a poche centinaia di metri da una discarica chiusa ed integralmente bonificata, senza che il Comune si sia degnato neanche di scrivere due righe di contestazione. Noi non siamo contro le discariche, siamo contro le scelte assurde. Inoltre la consegna del Cosmari in mano privata rischia di essere il naturale epilogo della gestione fallimentare dell’azienda da parte della destra e del presidente Gattafoni scelto proprio da Acquaroli».
Secondo il Pd «Fratelli d’Italia locale tenta di alzare un polverone. Al momento emerge un solo fatto chiaro: l’amministrazione Tartabini non ha fatto neanche il minimo sforzo per evitare che Potenza Picena finisse in quella graduatoria rischiando di vedere la nuova discarica provinciale nel proprio territorio. E i dirigenti politici di FdI non sanno più cosa inventarsi per giustificare questo atteggiamento. Chiediamo ostinatamente al primo cittadino ed all’assessore Palmiero di giustificare la propria inazione, e di conoscere con quali strumenti intendano tutelare il territorio cittadino per evitare che il sito di contrada Castelletta possa essere individuato come sito di discarica al termine della terza ed ultima fase».
E concludono: «Vogliamo infine informare i dirigenti del circolo dei Fdi locale che se pensano di intimidire o condizionare la nostra azione politica con formali diffide, ci vedremo costretti a rispondere loro per le rime».
«Contrada Castelletta idonea per la discarica, da Tartabini nessuna osservazione contraria»
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