Luca Talevi, segretario regionale Cisl
Preoccupano i dati Inail sugli infortuni sul lavoro nelle Marche relativi al primo semestre 2025. Sono state ben 8.473 le denunce rispetto alle 8375 del primo semestre 2024 (+1,42%), con una media di 42 denunce al giorno. In aumento anche le morti sul lavoro con 10 incidenti mortali rispetto ai sette del primo semestre 2024 (+42,9%), di cui otto avvenuti all’interno dei luoghi di lavoro.
Il dato è in controtendenza con quello nazionale ove si registra, nel medesimo periodo, una lieve diminuzione della denuncia degli infortuni ed un contestuale forte incremento dei decessi “in itinere”. Eccetto la provincia di Fermo, che registra, al 30 giugno 2025, 674 infortuni rispetto ai 719 del primo semestre 2025 (in conseguenza anche della cassa integrazione nel settore moda e calzature), sono in aumento gli infortuni in tutte le altre province rispetto ai dati del primo semestre 2024: Ancona (2.878 rispetto a 2.847), Ascoli Piceno (1.066 contro 1.063 ), Macerata (1.799 rispetto a 1722), Pesaro-Urbino (2.056 rispetto a 2.024). Le denunce di infortunio in itinere passano a 1.261 casi con un incremento dell’1,9%. L’analisi di genere evidenzia che il 64% degli infortuni riguarda gli uomini ma sono in preoccupante incremento gli infortuni alle donne: ben 3.018 rispetto ai 2,916 del primo semestre 2024. In aumento gli incidenti sul lavoro nella fascia under 30 (+3,7%) e soprattutto nella fascia tra i 60 ed i 69 anni (+18.3%), a conferma che, l’allungamento dell’età lavorativa deve essere accompagnata da apposite politiche di prevenzione. Il comparto industriale rimane il più colpito ma è il settore sanitario a mostrare l’incremento più marcato (+20,7%), con ben 297 denunce di infortunio rispetto alle 246 del primo semestre 2024, a dimostrazione del forte stress lavorativo presente tra i professionisti della sanità, seguito dalle costruzioni con un più 10,4%. Le denunce di malattia professionale mostrano un lieve calo passando dalle 4.185 del primo semestre 2024 alle 4.116 del primo semestre 2025 (-1,6%). Le patologie più diffuse sono quelle osteo-muscolari, seguite da disturbi del sistema nervoso e dell’orecchio. In diminuzione le denunce per tumori che passano da 37 a 25.
«I dati impongono scelte coraggiose e condivise in grado di indicare una prospettiva, uscendo dalle mere analisi legate all’emergenza. Necessita un aumento degli ispettori e dei controlli potenziando la sorveglianza sanitaria , ma soprattutto è fondamentale utilizzare gli strumenti previsti dalla recente legge 76/2025 sulla partecipazione dei lavoratori sviluppando la contrattazione decentrata aziendale e territoriale – dice Luca Talevi, segretario di Cisl Marche – dove vi sono accordi partecipativi vi è maggiore controllo, sicurezza ed “affezione” dei lavoratori all’impresa, con contestuale miglioramento del clima aziendale e della qualificazione dell’impresa. Per prevenire gli incidenti necessita la massima valorizzazione dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza all’interno di un percorso aziendale teso alla prevenzione, alla conoscenza, alla formazione. In una logica di prospettiva fondamentale altresì investire in formazione nelle scuole ove vi sono gli studenti che un domani potrebbero divenire lavoratori, imprenditori o professionisti. In definitiva, su salute e sicurezza si deve avviare un “cantiere partecipativo” entro cui costruire, all’interno dei luoghi di lavoro privati e pubblici, accordi su qualità del lavoro, nuove tutele e formazione».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati