Romano Carancini, consigliere regionale Pd
«Smemorato o confuso?» Il consigliere regionale e candidato dem Romano Carancini ribatte praticamente opera per opera all’assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Marchiori nel suo “recap” sui cantieri portati a termine e in corso in città.
«Intanto dei più di 40 milioni citati in dettaglio sarebbe stato onesto, oltreché elegante, da parte dell’assessore ricordare che 27 milioni, circa il 70%, sono risorse acquisite, progettate o avviate dalle amministrazioni precedenti e che lo smemorato Marchiori appende come medaglie alla sua divisa, quale frutto del suo lavoro, ma che in realtà tale non è – pungola Carancini – centro fiere di Villa Potenza (13 milioni), impianto natatorio alle Casermette (6,5 milioni), riqualificazione stadio dei Pini (2 milioni), nuova palestra scuola IV Novembre e campetto basket-calcetto (1 milione), capannoni Rossini (2 milioni), casa ex custode Giardini Diaz (1,4 milioni), urbanizzazione primaria e secondaria Casermette (1 milione), sono tutti interventi che l’amministrazione Parcaroli ha ereditato da chi c’era prima, dimenticando peraltro la riqualificazione dell’ex mercato delle erbe di via Armaroli (500mila euro). L’assessore Marchiori diventa però “Marchiorino”, ovvero un piccolo amministratore, quando, solennemente affermava che nelle amministrazioni precedenti si mettevano in cantiere opere per “un valore massimo di 3-4 milioni”. Smentito dai fatti sopra ricordati e dalla sua disonestà intellettuale amministrativa perché sa bene come stanno le cose o poteva informarsi dalla sua struttura tecnica».
L’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori
Secondo Carancini, Marchiori invece dribbla le vere questioni, i problemi e le domande, nascondendo le situazioni che gli sarebbero più scomode. A partire dal nuovo ospedale. «A questo proposito mi chiedo come sia possibile che proprio l’assessore ai lavori pubblici di Macerata eviti di restituire ai cittadini maceratesi, con il dettaglio doveroso degli atti, a che punto siamo con il nuovo ospedale di Macerata, la più grande e costosa opera pubblica di ogni tempo per il nostro territorio, programmata e avviata nelle procedure dalla giunta comunale precedente – continua l’ex sindaco – nonostante infatti siano stati fatti annunci di posa della prima pietra prima entro il 2022, poi per il 2023 e infine entro il 2025, con minaccia di incatenamento, ad oggi regna il silenzio più assoluto. Risposte a domande semplici. Dove sono le risorse effettive per costruire l’opera? In previsione il costo della sola scatola edilizia è di circa 200 milioni, quello delle tecnologie sanitarie è di circa 80/100 milioni e, infine, la viabilità di collegamento del nuovo ospedale al raccordo tra via Mattei e la superstrada a Campogiano ammonta almeno a 20 milioni. Sarebbe interessante sapere dal nostro assessore ai lavori pubblici, perché non ne parla, che cosa l’amministrazione Parcaroli ha fatto per spingere la Regione a destinare le risorse necessarie considerato che ad oggi sono disponibili solo 70 milioni circa, gran parte (55) dei quali provenienti dal precedente governo regionale. E come mai siamo oramai in ritardo sulla consegna del progetto di fattibilità tecnica ed economica che doveva essere completato entro i primi giorni di giugno? E a che punto siamo con l’acquisizione dell’area dal privato: riuscite a trovare un accordo o sarete costretti a un esproprio? E come mai il nostro assessore non si è indignato e non si è battuto quando nel Documento di indirizzo progettuale (Dip), che fa da presupposto alla progettazione, non si è incluso il collegamento tra il nuovo ospedale e la stazione ferroviaria, vero cardine di un’opera pubblica di valenza regionale. Un vulnus grave di cui Parcaroli o il nostro assessore non hanno mai parlato».
Quindi, le altre “incompiute”. «L’assessore ai lavori pubblici di Macerata avrebbe inoltre dovuto dire una parola per la riapertura del convitto, struttura scolastica fondamentale per il centro storico ma scomparsa dai radar delle opere pubbliche maceratesi nonostante la giunta precedente avesse acquisito le risorse, circa 8 milioni, per il recupero integrale dell’opera e per completare il disegno complessivo delle infrastrutture scolastiche in città dopo il nuovo campus scolastico delle Casermette – finisce Carancini – e infine l’assessore avrebbe dovuto dire una parola, una, sulla rete di collegamento del bike sharing in città, con le relative stazioni ad oggi non funzionanti. Fu lui, all’epoca, il principale autore della cancellazione delle risorse Iti che prevedevano un intervento organico tra piazza della Vittoria con una nuova rotatoria e la riqualificazione di corso Cavour e piazza Garibaldi nell’ambito di una filosofia di “allargamento” del centro storico fino a piazza della Vittoria. Progetto già pronto e stracciato dall’assessore che assicurava che il parcheggio scambiatore di Fontescodella con la connessa stazione di bike sharing avrebbe portato centinaia di cittadini, turisti e studenti a usufruire di quel parcheggio e poi partire in bicicletta per il centro. Ad oggi non ci sono autovetture parcheggiate né biciclette da utilizzare. Sarebbe stato utile che avesse spiegato alla città che cosa ne è stato di quel progetto e soprattutto cosa è stato rendicontato all’Europa considerato che dovremmo dimostrare che quelle risorse sono state utilizzate per i cittadini».
Giacchetta Gialla ancora parli
Tutto e tutti molto agghiaccianti
Proprio lui da che pulpito la predica ,non se ricorda la vicenda Società Nuova in via Trento che doveva risarcire x 7mln ? C'era lei come sindaco 2017.. Chi ha pagato ? Classico i cittadini..Come disse Totò: Eh io Pagoooo..
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Non si preoccupi signor Carancini in questi casi ci penserà il signor “Maalox” a non avere il coraggio di un piccolo commento, lui sa commentare solo quando si fanno selfie o tagli dei nastri inutile perché dopo più di un anno ancora tutto in alto mare l’importante è inaugurare e poi tenere tutto chiuso perché inagibile… ecc…ecc… “…ottimo e abbondante signor generale…” e ti prego signor “Maalox” alzati mi dispiace per il tuo mal di schiena non stare sempre lì piegato… “MODELLO MARCHIGIANO” ….
Signori lo spread scende ma il debito pubblico è arrivato a più di 3.000 miliardi ma di cosa vogliamo parlare finché ci saranno queste politiche finanziarie e sociali andrà di male in peggio. P.S. ci fosse un politico in Italia che dice al popolo come stanno veramente le cose. Qui non si fanno figli e allora questi vogliono risolvere il problema con l’immigrazione a go go non mi sembra una genialata.
Ma ancora parla? S’è dimenticato di quando era salito su una ruspa per dare il via ai lavori delle piscine fantasma? Della vicenda di Via Trento? Delle centinaia di migliaia di Euro buttati per l’acquisto del Parksì che da lì a poco sarebbe diventato automaticamente di proprietà del comune? ecc. ecc. ecc. Il tratto distintivo del peggior sindaco della storia maceratese è sempre stata la sua arroganza, e continua sullo stesso livello, ora che per qualche voto ( regalato da un benefattore civitanovese) è riuscito ad accattare un immeritato posto i regione !!! E basta non si riesce più a sopportarlo !!!