Montelago visto dall’alto
Il festival di Montelago visto dall’aereo. Il festival si è concluso ieri, è uno dei più grandi e attesi appuntamenti dell’estate maceratese. Quattro giorni no stop di conferenze, concerti, giochi, laboratori e balli uniti dal tema celtico-medioevale e da tanta voglia di divertirsi in libertà. Nelle giornate l’area del Festival di Serravalle, più precisamente la piana di Taverne, è stata anche sorvolata da curiosi, desiderosi di osservare l’accampamento celtico da una prospettiva insolita.
Un lettore/aviatore, desideroso di rimanere anonimo, lo ha fatto con un veicolo superleggero e il risultato del suo video è mozzafiato.
Dalle immagini si può osservare l’area camper, a forma di cono inizialmente sul lato sinistro, e l’area camping vera e propria dove migliaia di persone hanno passato le assolate giornate e le lunghe e fredde notti, sempre in un clima di goliardia e condivisione.
(m. r.)
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Dall’alto sembra un normale campo profughi ma invece è celtico-goliardico.
Soffia il vento tra le colline verdi,
dove i Celti danzano, spiriti liberi e fieri.
Tamburi rullano sotto cieli di tempesta,
la goliardia accende la loro festa.
Con corni colmi di idromele dorato,
ridono forte, il cuore spalancato.
Tra fuochi alti che sfidano la notte,
cantano storie di eroi e di lotte.
Le cornamuse intrecciano l’aria leggera,
mentre la danza scalda la terra sincera.
Non c’è catena che tenga il loro ardore,
ogni brindisi è un inno al cuore.
Oh, spiriti antichi, di foreste e di fiumi,
la vostra gioia illumina i costumi!
Nella goliardia celtica, il tempo svanisce,
e l’anima canta, selvaggia, rinasce.
Sláinte! Alziamo i calici al cielo stellato,
che il riso dei Celti sia eterno e beato!