«Aumento rette Rsa? Una beffa,
voucher solo a 1600 famiglie su 5mila»

LA CRITICA del candidato al consiglio regionale per Alleanza verdi e sinistra, Tommaso Claudio Corvatta: «Appena un terzo delle richieste avrà la sterilizzazione dell'incremento dei costi. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si sentono padroni del potere»

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Tommaso Claudio Corvatta

«L’aumento delle rette per le residenze protette per anziani non autosufficienti e persone con demenze è una beffa per i marchigiani. Ancora di più se confrontata con l’intervento multileva di un mese fa. Solo 1600 famiglie su 5mila avranno i voucher per contenere l’incremento dei costi». Così il candidato al consiglio regionale per Alleanza Verdi e Sinistra Tommaso Claudio Corvatta interviene a gamba tesa sul decreto della Regione del 28 luglio. Proprio loro, insieme al Partito democratico avevano sollevato la questione degli aumenti delle tariffe nelle Rsa (qui l’articolo).

Si tratta di un intervento che «prevede una quota per le famiglie di 9,7 milioni di euro, in un biennio – prosegue Corvatta -, per erogare voucher di 250 euro mensili in base all’Isee. Facendo i conti della serva, questi voucher andranno a beneficio di circa 1.600 famiglie su un totale di circa 5mila ospiti delle case di riposo. Quindi lo sbandierato vantaggio economico dell’intervento multileva per le famiglie si riduce a questo: per circa un terzo delle famiglie si avrà più o meno la sterilizzazione dell’aumento senza alcuna diminuzione, e ad una beffa per circa i due terzi che non godranno dei voucher dell’intervento multileva e si vedranno applicati gli aumenti».

E conclude: «Visto lo stretto giro di posta intercorso tra i due provvedimenti, è impensabile che la giunta regionale di Acquaroli al momento del varo dell’intervento multileva non fosse consapevole degli aumenti che avrebbe varato di lì a poco e questo potrebbe anche spiegare tutta l’enfasi propagandistica posta nell’annunciarlo, nel tentativo di coprire la risonanza degli aumenti previsti.
Ma tutta l’enfasi del mondo non può coprire che, anche se preso a sé stante, l’intervento rivela come al solito Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si sentano padroni del potere e non rappresentanti delle persone: invece di garantire un diritto, come ad esempio una politica delle rette graduale in base all’Isee, con questi 9,7 milioni hanno scelto di fare una regalia, come si fa ad un sottomesso, ad un sottoposto».

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