La piazza di Monte San Giusto gremita di persone
di Marco Ribechi (foto Federico De Marco)
La città del sorriso si trasforma nella città della musica, a Monte San Giusto l’opera brilla in piazza. In una piazza Aldo Moro elegante e addobbata per l’occasione con tappeto e lampadari, circa 500 persone hanno assistito alla “Notte d’Opera”, il concerto lirico con gli artisti del Macerata Opera Festival in trasferta.
L’iniziativa, alla settima edizione, ha trasformato il centro del borgo in un salotto dove gli spettatori, in silenzio quasi assoluto e vestiti come al teatro, hanno potuto godere delle voci di Ruth Iniesta (Gilda nel “Rigoletto”), Ivan Magrì (Duca di Mantova nel “Rigoletto”), Alberto Comes (Monterone nel “Rigoletto”) accompagnati da Claudia Foresi al pianoforte. Sullo sfondo, ma con una presenza scenica e musicale decisamente da prima linea, la Salvadei Brass Ottoni all’Op(e)ra che attraverso i suoi fiati ha impreziosito le già brillanti gemme della lirica. Il centro di Monte San Giusto è diventato così uno scrigno per la gioia del sindaco Andrea Gentili, accompagnato in prima fila dal direttore artistico del Mof Marco Vinco e dal consigliere regionale Romano Carancini, sindaco di Macerata all’epoca della prima edizione della kermesse.
Le trombe dal balcone intonano la Marcia Trionfale dell’Aida
L’inizio, insolito e scoppiettante, non è dal palco bensì da un balcone che affaccia sulla piazza da dove i fortunati residenti hanno potuto ammirare il concerto da una posizione privilegiata. Qui gli ottoni hanno aperto la notte con la “Marcia trionfale” da “Aida”, creando da subito un’atmosfera di forte coinvolgimento e solennità. Rimanendo in tema Giuseppe Verdi la Salvadei Brass ha realizzato la “Sinfonia” del “Nabucco” per poi passare al primo brano cantato.
Alberto Comes
Il basso Alberto Comes ha regalato “Come dal ciel precipita”, tratta dal “Macbeth” che quest’anno al Mof sta facendo parlare tutta Italia. Sempre restando in tema Mof Magrì si è esibito ne “La donna è mobile” mentre Iniesta, splendida sul palco, ha mostrato la sua bravura con “O mio babbino caro” tratta dal “Gianni Schicchi” di Puccini. Si passa poi alle celeberrime arie della “Carmen” suonate solo dall’orchestra di fiati con una suite che ne ha raccolto le parti più conosciute.
Ivan Magrì
Dopo Votre Toast si entra nel momento più emozionante della notte: Iniesta brilla con “E’ strano… Sempre libera” da “La traviata” mentre Magrì offre una sentita “E lucevan le stelle” tratta dalla “Tosca”. Il concerto è molto apprezzato e il pubblico segue in maniera molto educata applaudendo fragorosamente alla fine di ogni esibizione. Passando per “Il barbiere di Siviglia” (“La calunnia è un venticello”), “La bohéme” (“O soave fanciulla”), il preludio del “Rigoletto” si arriva ad un altro momento di grande pathos con il “Nessun dorma” di Puccini che chiude la rassegna.
Una meravigliosa Ruth Iniesta
E’ Marco Vinco a salire sul palco per ringraziare il pubblico e gli artisti, non prima di alcune sorprese. Il consigliere comunale con delega alla cultura Mauro Spinelli, che ha contribuito all’organizzazione, ha un premio per un cittadino che si è distinto nel corso dell’anno, è Sandro Ciampechini docente di orientamento musicale membro dell’orchestra della Guardia di finanza. «Dedichiamo questa serata a Livia Brillarelli – ha poi aggiunto Spinelli – avrebbe sicuramente apprezzato questo splendido concerto». Sale sul palco un altro cittadino legato al canto, è Andrea Pistolesi, parte del coro Bellini che si esibisce al Mof, per presentare un pezzo tratto dal “Rigoletto”, “Vendetta, tremenda vendetta”. Infine, come di consueto, si ritorna alle celebrazioni con l’immancabile e beneaugurante “Libiamo ne’ lieti calici” de “La Traviata”.
Il direttore artistico Marco Vinco ha già confermato il ritorno per l’anno prossimo
Monte San Giusto si conferma così città musicale con tante persone amanti dell’opera: «Abbiamo iniziato 7 anni fa con Barbara Minghetti – dice il sindaco Andrea Gentili – la città ce lo chiede e dobbiamo ringraziare gli sponsor che ci sostengono e credono nel progetto. Monte San Giusto ha una storica tradizione musicale, abbiamo la scuola di musica gratuita per i bambini e un’orchestra storica, la Bartolini che ci accompagna dal 1792. Ospitare il Mof è un’occasione che ci riempie di gioia e dobbiamo ringraziare anche il nuovo direttore artistico Marco Vinco che ha proseguito la collaborazione». Vinco, felice per il successo e per l’ospitalità calorosa, ha dato il suo verdetto dal palco: «Grazie a tutti, ci rivedremo sicuramente nel 2026». La speranza per i maceratesi giunti in trasferta è che con la professionalità di Marco Vinco, il cui contratto ha durata di tre anni, tipologie di eventi simili possano ritornare anche tra le mura dove il Mof viene ospitato per ben quattro settimane. Gli appuntamenti fuori dallo Sferisterio infatti sono ormai ridotti all’osso anche a causa delle scelte dell’Associazione Sferisterio presieduta dal sindaco Sandro Parcaroli che non è stata in grado di dare stabilità progettuale alle varie direzioni artistiche che si sono susseguite negli ultimi quattro anni.
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Montecchio San Giusto 1
Macerata 0..
Pure la notte dell opera si sono fatti fregare….
E Salvini lo incorona come miglior Sindaco d’ Italia..