Lo Chalet
Un passato ricco di storia e un futuro tutto da scrivere: lo Chalet, edificio simbolo del Parco Monte, integralmente restaurato, sarà finalmente restituito alla comunità. Situato in posizione panoramica straordinaria, con vista che abbraccia l’intero territorio dai Monti Sibillini al mare Adriatico, lo Chalet tornerà a essere un luogo vivo e accogliente, punto di riferimento per attività culturali, sociali e turistiche.
Il progetto che verrà presentato alla cittadinanza e agli interessati domani, alle 21,30, alla sala polifunzionale ex Cinema. Il progetto è promosso dal comune di Penna San Giovanni e reso realtà dallo studio Amsa dell’architetto Michele Schiavoni. Prevede un intervento organico di restauro, risanamento conservativo e adeguamento funzionale dell’edificio, gravemente danneggiato dal sisma del 2016 e da decenni di abbandono. L’obiettivo è restituire allo Chalet la sua vocazione originaria: essere spazio di incontro, formazione, cultura e bellezza.
Costruito nel 1935 sui resti di una chiesa medievale, lo Chalet è una testimonianza architettonica unica del razionalismo italiano, con linee essenziali ed eleganti che dialogano armoniosamente con la natura circostante. Luogo di ricordi e stratificazioni storiche, fu sede dell’Opera nazionale balilla e centro ricreativo per le giovani generazioni del tempo. L’intervento di recupero riguarderà il consolidamento strutturale, il ripristino degli elementi architettonici originari e l’abbattimento delle barriere architettoniche, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Il progetto include anche il recupero del parco circostante, con nuovi percorsi, illuminazione a led, sedute, muretti e una fascia di valorizzazione attorno ai resti dell’antica rocca.
Il nuovo Chalet sarà un laboratorio di idee e comunità, nelle intenzioni dell’amministrazione, un centro di osservazione astronomica, un presidio di cultura, condivisione e accoglienza capace di guardare lontano, dalla sua posizione privilegiata, pur restando profondamente legato alle sue radici. «Restituire dignità allo Chalet – ha detto il sindaco Stefano Burocchi – significa dare nuova linfa alla nostra identità, offrendo alla cittadinanza e ai visitatori un luogo vivo, accessibile e profondamente radicato nella storia del territorio. Questo progetto rappresenta un gesto di cura e visione, una risposta concreta contro lo spopolamento e un investimento per il futuro dell’entroterra maceratese».
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