John McCourt, rettore di Unimc
«L’Università di Macerata si conferma una realtà d’eccellenza nella formazione post-laurea, con risultati che superano in più ambiti la media nazionale». A dirlo è il report AlmaLaurea 2025, che ha analizzato il profilo e la condizione occupazionale dei dottori di ricerca italiani.
Tra i punti di forza messi in luce dall’indagine, spiccano la qualità dell’esperienza formativa, l’elevata occupabilità a un anno dal titolo e l’integrazione con il mondo produttivo, soprattutto nel campo dei dottorati industriali. «Questi risultati premiano l’impegno costante dell’ateneo nel promuovere percorsi di dottorato rigorosi, aperti al confronto internazionale e strettamente connessi ai bisogni della società e del territorio – commenta il rettore John McCourt – la presenza significativa di dottorati industriali e l’elevato tasso di occupazione sono un segnale chiaro: l’Università di Macerata è un ambiente fertile per la ricerca, la crescita professionale e l’innovazione».
Il 95,7% dei dottori di ricerca Unimc ha partecipato ad attività formative e ha pubblicato almeno un lavoro scientifico strutturate, dato ben superiore alla media nazionale (81,3% e 87,1%), e spesso in inglese (63,6%). Altro elemento distintivo è la mobilità internazionale: il 95,7% ha svolto un periodo di studio o ricerca all’estero, contro il 55,6% della media italiana. Il 17% dei dottori di ricerca ha svolto un dottorato in collaborazione con le imprese (industriale o in alto apprendistato), più del doppio rispetto alla media nazionale (8%). Una scelta strategica che favorisce l’innovazione e crea ponti tra la ricerca accademica e le esigenze del tessuto produttivo. A un anno dal conseguimento del titolo, il 95% dei dottori Unimc è occupato, contro il 91,2% a livello nazionale.
Gli intervistati lavorano in profili intellettuali e scientifici altamente specializzati, in gran parte come ricercatori o tecnici di ricerca nelle università. Lo smart working coinvolge oltre la metà degli occupati, mentre nessuno lavora part-time. Il 91% degli iscritti ha beneficiato di una borsa di studio o di altro finanziamento. Le principali motivazioni: arricchire la propria formazione, dedicarsi alla ricerca accademica e migliorare le prospettive lavorative. «I nostri dottorandi non solo completano percorsi di altissimo livello, ma trovano occupazione qualificata in tempi rapidi. È un segnale forte per chi sta valutando se proseguire gli studi con un dottorato: a Unimc c’è attenzione per la qualità, l’accessibilità e le opportunità concrete», conclude il rettore McCourt.
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