Guido Castelli, commissario sisma
Quasi 1,3 milioni di euro distribuiti dal commissario per la ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli a media e associazioni varie per “esaltare” l’azione del centrodestra nel cratere e quindi sostenere la corsa alla rielezione di Francesco Acquaroli. A sostenere questa posizione è un’indagine del Fatto Quotidiano, che ha spulciato tra gli affidamenti del senatore di Fratelli d’Italia.
Secondo il quotidiano, Castelli avrebbe distribuito 1.270.704 euro in vari affidamenti (tutti sotto i 140mila euro, la soglia sotto la quale si possono assegnare fondi pubblici senza passare da una gara) riguardanti comunicazione, eventi promozionali e marketing.
I parlamentari Augusto Curti e Irene Manzi
Sulla vicenda si sono subito tuffati tanto il Pd quanto il Movimento 5 Stelle. In prima linea i deputati dem Irene Manzi e Augusto Curti, che annunciano che chiederanno conto della vicenda in Parlamento.
«C’è chi la ricostruzione la racconta e chi invece prova a farla davvero – rimarcano i due esponenti del Pd – i fatti parlano chiaro: il commissario Castelli ha speso oltre 1,27 milioni di euro in eventi, festival e comunicazione. Una gestione che finanzia cammini poetici, guide turistiche e spot pubblicitari mentre sulle reali questioni inerenti la ricostruzione non si registrano passi avanti. Una gestione più centrata sull’autopromozione a scopo elettorale che sull’azione diretta a restituire dignità e futuro ai territori colpiti. Il paragone con Legnini è impietoso. Con lui c’era confronto, trasparenza, lavoro concreto. Le amministrazioni locali erano coinvolte, le pratiche venivano sbloccate, i cittadini sentivano la presenza delle istituzioni. Oggi abbiamo invece un uomo solo al comando, che usa i fondi pubblici per costruire consenso a ridosso delle elezioni regionali. Lo diciamo senza giri di parole: Castelli ha trasformato la ricostruzione in una passerella personale. Doveva essere il volto dell’efficienza, si sta rivelando il regista di una gigantesca operazione mediatica. E intanto, le Marche restano indietro. In Parlamento chiederemo di sapere a cosa sono stati destinati i fondi perché serve una svolta nella attuale gestione della ricostruzione. Non permetteremo che i fondi destinati a ricucire ferite profonde diventino strumenti di autopromozione».
Giorgio Fede, deputato 5 Stelle
Stesso tono nelle parole del deputato 5 Stelle Giorgio Fede, amplia il discorso a una presunta commistione tra attività istituzionale e campagna elettorale della coalizione di centrodestra. «Altro che attività istituzionale: qui l’unica attività di ricostruzione messa in atto dalla destra è quella del consenso, non certo quella post sisma – fa eco Fede – quest’ultima procede più speditamente grazie alle leggi introdotte da chi ha preceduto Castelli. Il resto è solo propaganda, peraltro abbastanza costosa per le tasche dei cittadini. Lunghe passerelle propagandistiche a favore del presidente uscente Francesco Acquaroli. Quella di Castelli e del Governo è una campagna elettorale perenne, in piena regola, travestita da impegni istituzionali, con spese milionarie per staff, sicurezza e comunicazione. Tutto rigorosamente a carico dei conti pubblici. È inaccettabile che si usi la funzione di Governo per tentare di salvare un presidente regionale incapace di rispondere alle vere emergenze del territorio. Acquaroli e la sua giunta hanno esaurito le promesse già nel 2020. Da allora, zero risultati: la sanità è peggiorata, il turismo è in calo e lo certificano gli operatori, la ricostruzione è ferma, i prezziari inadeguati e le imprese allo stremo. A questo si aggiungono i 29 mesi su 31 di calo della produzione industriale in Italia, l’impennata della cassa integrazione e un governo nazionale che accetta persino i dazi di Trump senza battere ciglio. È chiaro che, non avendo nulla da raccontare in termini di risultati concreti, la destra tenti ora la carta del bombardamento mediatico. Ma i marchigiani non si faranno prendere in giro. Dietro lo slogan “Accompagniamo Acquaroli” si nasconde solo la paura di perdere il potere. Altro che istituzioni: questa è solo propaganda di basso livello, pagata con i soldi dei cittadini».
Fede e Curti ... statisti a confronto
Anche questi chiedono in parlamento e una barzelletta
C è la procura della repubblica per verificare se queste condotte sono lecite ,tipo Pesaro ad esempio.
Marco Moretti "Lecito" e "legale" significano due cose diverse.
Stefano Valenti no,un illecito è un reato
Stefano Valenti che può essere penale o amministrativo
Marco Moretti Treccani: "Che è ammesso dalle leggi morali, che è conforme alle norme dellonestà o della convenienza, al buon costume, alla dignità personale." Quindi, non necessariamente alle leggi. Detto in altre parole, usare soldi pubblici non per le finalità per cui sono stati stanziati, ma per farsi propaganda può non essere reato, e quindi un "illecito" nel senso giuridico del termine, perché non ce ne sono gli estremi. Ma non per questo è lecito.
· Aggiungo personalmente al commento precedente, ad averne di persone competenti come. Castelli.
· Beh: se lo dice il fatto.. Possiamo crederci, un altro giornale di partito. Molto meglio (a volte) Travaglio per me per quanto dichiara e scrive, e questo certifica il FATTO che non sono di parte. La testata sfrutta un altro campo da gioco per pentadementi e automaticamente favorisce il PD.
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Sig.Bartolo’…il popolo Maceratese tutto..gradirebbe un suo commento…!!!
94000€ per 2000 copie fa’47 € a copia per I CAMMINI DELLA RINASCITA,direi che è una bella fregatura per noi contribuenti. Bravi continuate così, come dice un vostro tifoso che si tappa occhi,orecchie “vamos a tutta”
Ah Castelli, te piace fà il Commissario della ricostruzione eh?
gli eventi costano, ma che vogliono questi terremotati?