«Su Scossicci non vendiamo palliativi:
mai stati così vicini
a una soluzione definitiva per l’erosione»

PORTO RECANATI - Il sindaco Andrea Michelini prova a rassicurare i cittadini dopo l'ennesima mareggiata: «Ieri chiuso il procedimento di assoggettabilità a Via: la battaglia va avanti, capiamo il comitato ma la nostra determinazione sta facendo la differenza». Incalza anche Porto Recanati in movimento: «Fondi stanziati da due anni, ma tutto fermo. Ammesso che si parta la prossima estate, i lavori non saranno ultimati prima del 2028. »

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L’ultima mareggiata a Scossicci

Il sindaco Andrea Michelini prova a rassicurare cittadini e operatori di Scossicci, esasperati dopo che l’ennesima mareggiata ha sferzato la costa nord di Porto Recanati, facendo arrivare l’acqua nuovamente a lambire il lungomare.

«Un’attività che, lungi dall’essere reattiva o improvvisata, si inserisce in un quadro di impegno e progettazione di lungo periodo, volto a contrastare in modo definitivo i problemi che da decenni affliggono il nostro litorale – rimarca Michelini – in un periodo storico in cui l’erosione costiera e le mareggiate sembrano essere fenomeni sempre più frequenti e intensi, l’amministrazione non ha mai smesso di affrontare la questione con serietà e pragmatismo. E sebbene alcuni abbiano sollevato dubbi circa la tempestività degli interventi, l’azione dell’amministrazione è concreta, misurata e, soprattutto, pianificata in modo preciso».

Il primo cittadino predica calma e ricostruisce l’iter dell’impegno messo in campo dalla sua giunta. «È necessario fare un passo indietro per comprendere la gravità della situazione – ricorda Michelini – l’erosione che affligge la zona di Scossicci non è un fenomeno recente, ma una problematica che perdura da decenni. Sebbene alcune amministrazioni che si sono succedute nel tempo abbiano cercato di arginare il fenomeno, gli interventi “spot” che sono stati realizzati non hanno mai risolto il problema alla radice, anzi, spesso lo hanno aggravato. In un incontro avvenuto ho avuto modo di spiegare in modo puntuale e trasparente la situazione. L’amministrazione non sta cercando di vendere soluzioni facili o palliativi, ma si è finalmente avviata una progettazione organica e strutturata per la difesa del litorale di Scossicci, con l’obiettivo di realizzare una serie di interventi che garantiscano una protezione duratura e sostenibile. Da anni, Porto Recanati attendeva l’avvio di un piano organico di difesa del litorale e oggi, finalmente, possiamo dire che il progetto è pronto per essere realizzato. Si tratta di un piano che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di scogliere emerse, una soluzione definitiva in grado di garantire una protezione efficace contro le mareggiate e l’erosione. Per la prima volta, il Comune sta portando avanti un progetto che non si limita ad affrontare l’emergenza, ma si inserisce in un’ottica di risoluzione definitiva del problema, un obiettivo che sembra finalmente alla portata».

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Il sindaco Andrea Michelini

In questo quadro, l’amministrazione ha avviato l’iter burocratico necessario. «Il 13 marzo 2025, infatti, il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche ha inoltrato l’istanza di avvio del procedimento per la verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale (Via), un passaggio cruciale per la realizzazione del progetto – continua Michelini – da quel momento, numerosi tavoli tecnici sono stati convocati, coinvolgendo enti e istituzioni locali, regionali e ambientali, con l’obiettivo di garantire che l’intervento sia effettuato nel rispetto degli equilibri naturali ed è di ieri la comunicazione del provvedimento conclusivo del procedimento di verifica di assoggettabilità a Via. Certo, tra i cittadini di Scossicci e il comitato Viva Scossicci sono emerse voci e preoccupazioni. È comprensibile che in momenti critici come questo ci siano opinioni diverse, ma è altrettanto importante che ogni discussione si basi su fatti concreti, per evitare che le dinamiche locali distorcano la realtà dei problemi e delle soluzioni necessarie. Questa lunga e difficile battaglia per la protezione del litorale di Scossicci non è ancora terminata, ma grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale e alla cooperazione delle istituzioni e dei cittadini, Porto Recanati è più vicina che mai ad avere una soluzione definitiva. Se qualcuno ha dei dubbi sull’impegno dell’amministrazione, può consultare il percorso amministrativo che ha portato all’approvazione del progetto e vedere da sé quanto lavoro e passione sono stati investiti in questa causa. L’amore per la propria terra, infatti, non si misura solo con le parole, ma con i fatti concreti».

Sulla vicenda, incalza anche Porto Recanati in Movimento, che «ha riunito il proprio coordinamento al fine di valutare alcune iniziative nei confronti degli enti preposti affinché intervengano per dare risposte immediate alle richieste di messa in sicurezza e tutela del litorale di Scossicci». Dopo aver incontrato i rappresentanti del comitato Viva Scossicci, «che sono da ringraziare per l’importante opera di informazione che stanno portando avanti al fine di creare la giusta attenzione da parte delle istituzioni in merito all’emergenza dell’erosione costiera, Porto Recanati in Movimento evidenzia come nonostante i fondi per la difesa della costa siano stati stanziati ormai da oltre due anni, i lavori a Scossicci non siano mai partiti. Dopo le solite passerelle politiche e le ennesime rassicurazioni, tutto è rimasto fermo ed in balia degli eventi, e il temporale e l’ultima mareggiata ne sono un esempio. Nessun cantiere in vista, nessuna data certa, rimane solo l’incertezza. Nel frattempo, la costa continua a scomparire sotto i colpi delle mareggiate, che ormai non risparmiano neanche i mesi estivi. Abbiamo appreso che il primo stralcio dei lavori, coperto da 9 milioni di euro, è tecnicamente pronto ma ancora fermo, in attesa della valutazione di screening ambientale, prevista entro fine mese e dunque ad horas. Questo primo intervento dovrebbe arrivare fino alla foce del Musone, ma per completare l’intera opera serviranno in totale 22-23 milioni di euro circa. A complicare le cose, anche un problema tecnico legato alla chiusura della scogliera su un tratto di costa solida, forse apparentemente risolto. Si parla di concludere tutto entro dicembre 2028, con la speranza di avviare i primi cantieri già dall’estate prossima, ma a oggi mancano certezze. Serve una maggiore assunzione di responsabilità da parte del Comune e degli altri enti, Regione e Provincia Abbiamo necessità di attori utili a difendere gli interessi della città ed in particolare di un tratto di costa che è patrimonio di tutti, economico, ambientale e sociale».

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