Wind Rose
di Marco Ribechi
In armatura da battaglia, con aria fiera e una carica tellurica fuori dal comune. Sono i Wind Rose, band toscana che il 6 agosto calcherà il palco nella prima notte del Montelago Celtic Festival con la promessa di far divertire davvero tutti.
Il loro stile, ribattezzato a ragione “Dwarf Metal” ovvero metal dei nani, esprime potenza e allegria ad ogni nota, così come è nell’immaginario tolkieniano il personaggio di Gimli, fiero, scontroso e divertente al tempo stesso.
Francesco Cavalieri, frontman dei Wind Rose
Il loro pezzo più famoso è la versione metal di “Diggy diggy hole”, celebre tra gli appassionati del gioco Minecraft, con più di 60 milioni di visualizzazioni su YouTube, ma nella loro musica c’è molto altro considerando i cinque album già pubblicati e un passato legato anche al prog metal. «Siamo un gruppo eterogeneo e veniamo da esperienze differenti – spiega il frontman Francesco Cavalieri – in principio il gruppo, prima del mio arrivo, era nato come cover band di Dream Theater e Symphony X. In seguito poi abbiamo iniziato a cavalcare il concept dei Nani, ispirati dal Signore degli Anelli. Era un tema poco esplorato nel metal e abbiamo saputo ricreare una narrazione musicale coerente e soprattutto avvincente».
Questo anche grazie alla passione che lo stesso cantante nutre per il fantasy e per l’epica dei Nani: «In primis il mio amore per i nani nasce dalla mia somiglianza fisica con loro – scherza Cavalieri – inoltre sono un appassionato dei mondi fantasy di Dungeons & Dragons, Warhammer e tutto ciò che è legato a questi personaggi. Mentre altre tematiche come ad esempio quella degli elfi era già inflazionata, il mondo del sottosuolo, delle pietre, degli anfratti dove vivono i nani era stato poco musicato. Abbiamo cercato di ricreare un sound che avesse questa identità, un passo difficile ma fondamentale per tutte le band».
In particolare gli ultimi tre album, prodotti dall’importante etichetta austriaca Napalm Records, hanno consacrato il loro immaginario fantasy: Wintersaga, che appunto contiene Diggy Diggy Hole, Warfront acclamato dalla critica e il più recente Trollslayer. «Trollslayer prende il nome da un personaggio di Warhammer – spiega il cantante della band – colpito dalla maledizione di dover morire in battaglia per non aver rispettato una promessa. Di giorno combatte e di notte accresce la sua forza, questo lo costringe a cercare avversari sempre più potenti con cui confrontarsi. Rappresenta bene anche il nostro spirito, siamo ambiziosi e certi che la nostra sfida non finirà mai».
Un concerto a Denver (fonte Youtube)
Il percorso dei Wind Rose però ha già bruciato varie tappe che li stanno portando a suonare in tutti i festival più importanti in Europa tra cui il Waken in Germania, vera e propria Mecca del metal, dove si esibiranno alcuni giorni prima di Montelago. Il loro tour però già conta circa 40 date in cui affiancheranno moltissimi mostri sacri del genere. Anche sull’altopiano di Serravalle saranno in buona compagnia visto che il giorno seguente si esibiranno i Wardruna, imperdibile band folk norvegese dallo stile unico ed onirico basato sulla spiritualità dei paesi nordici e sulle rune. Il loro nome è legato anche alla colonna sonora della serie Vikings che li ha fatti scoprire al grande pubblico. «Oggi siamo trattati come una band europea, moltissimi non sanno che siamo italiani – prosegue Francesco Cavalieri – all’inizio abbiamo sofferto un po’ il pregiudizio perché molti non amano collaborare con i gruppi del nostro paese, purtroppo abbiamo la nomea di non essere sempre affidabili. Ricavarci uno spazio non è stato semplice ma i nostri sacrifici iniziano a dare in loro frutti».
Per immaginario e sound i Wind Rose sembrano la band perfetta per aprire un festival come Montelago: «Da anni sentiamo parlare di questo festival ma da poco si è aperto a generi come il metal – prosegue il frontman – l’anno scorso abbiamo saputo di uno splendido concerto dei Blind Guardian, band davvero di culto (leggi l’articolo) e per questo siamo felici di poterci esibire davanti al suo pubblico. In generale frequentiamo maggiormente festival di settore ma siamo sicuri che a Montelago sapremo essere apprezzati perché la nostra musica ha un’apertura a 360 gradi. E’ pensata per ballare, divertirsi, brindare tutti insieme e fare festa. Il nostro pubblico da sempre è eterogeneo, c’è il metallaro duro e puro ma anche gli appassionati di fantasy, gamers, streammers. Tante facce differenti con stili di vita differenti». L’invito finale quindi è molto semplice e diretto: «Non preoccupatevi se non conoscete le canzoni – conclude Francesco Cavalieri – non ci vorrà molto a rompere il ghiaccio. Chi vorrà vivere un’esperienza senza tempo è benvenuto. La nostra promessa è che il divertimento sarà travolgente».
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Tanta roba finalmente!
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Sono proprio curioso di come andrà anche quest’anno questo bellissimo evento…
Speriamo che con la carica tellurica non risveglino le faglie.