I rilievi dei carabinieri sul posto
di Gianluca Ginella e Francesca Marsili (Foto di Fabio Falcioni)
«Ero al telefono con Gentiana quando è stata accoltellata», la testimonianza choc di una amica della badante di 45 anni uccisa oggi a Tolentino dall’ex marito, Nikollaq Hudhra, 55enne, residente in provincia di Perugia, bracciante. L’uomo ha colpito la donna Gentiana Hudhra, con diverse coltellate che l’hanno raggiunta al collo, alle spalle. Secondo chi ha visto il corpo una violenza terribile.
L’omicida seduto sulla panchina
Poi quando la donna era ormai a terra esanime, l’avrebbe colpita con dei calci. L’uomo sarebbe stato sentito dire una frase come «tanto ho fatto quello che dovevo» mentre era seduto sulla panchina dopo aver ucciso la moglie.
A chiamare i soccorsi è stata una donna che ha sentito le urla di Gentiana Hudhra, 45 anni, badante. La donna ha visto l’uomo che stava colpendo la 45enne mentre era a terra, esanime, con dei calci. Lei ha chiamato i soccorsi, lui si è seduto su di una panchina. «Sono accorso perché ho sentito urlare, mi sono avvicinato e ho visto l’uomo che l’aveva accoltellata sedersi sulla panchina. Sono rimasto lì a controllare perché temevo che la volesse colpire ancora, non credevo fosse morta» racconta l’avvocato Mauro Chiariotti che questa sera si trovava in viale Benadduci dove è avvenuto il femminicidio della 45enne. Su questo racconto c’è anche un video che mostra le immagini choc del corpo della donna a terra con l’uomo seduto a pochi metri sulla panchina. A terra il monopattino che l’uomo ha usato per seguire la vittima.
L’omicida seduto sulla panchina
Il 55enne è stato fermato dai carabinieri e portato in caserma. La sua posizione è al vaglio del pm Enrico Riccioni, magistrato di turno. Stando a quanto emerge la coppia non era conosciuta alle forze dell’ordine, non risultano segnalazioni di episodi di violenza. Su quanto accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri del Reparto operativo di Macerata.
L’amica, che chiede di rimanere anonima, racconta: «Oggi lei era stanca, ho detto vengo io per non farla venire col sole, erano circa le 4, l’ho presa in via Brodolini in auto, era tranquillissima. Stava parlando con me al telefono mentre veniva accoltellata, ci siamo sentite perché mi ero dimenticata di darle i soldi. Gli ha fatto un agguato.
Quando ho sentito le urla col telefono immaginavo che fosse successo qualcosa a qualcuno mentre passava, ma non a lei. Poi una signora (quella che ha chiamato i soccorsi, ndr) probabilmente sentiva la mia voce, che chiedevo cosa fosse successo e ha detto che il telefono non lo poteva toccare».
Il pomeriggio Gentiana l’ha trascorso con lei, erano andate a fare la spesa. Gentiana era tranquilla. Con il marito era separata da almeno due o tre anni. Gentiana e l’ex marito avevano due figli di 21 e 22 anni.
L’amica ha raccontato «la loro separazione è stata turbolenta, lui la voleva cacciare di casa». Com’era Gentiana: «Era una persona dolce, per me era una sorella».
Donna uccisa in strada a coltellate: l’ex marito l’ha presa a calci, poi si è seduto su una panchina
Ancora femminicidi Nn si puo sentire..troppe persone squilibrate e mentalmente instabili che girano a piede libero senza essere sottoposte a misure di sicurezza idonee o,ancora meglio,spedite dritto dritto in carcere.
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Quanto tempo passerà in carcere il nostro “eroe”? Io lo lascerei marcire in galera, ma molto probabilmente ce ne passerà poco, se ho ben capito come funziona la giustizia in Italia. A tal proposito consiglio di leggere un capitolo, sempre attuale, del libro “Toghe rotte” del buon ex magistrato Bruno Tinti (buonanima) dal titolo “Come uccidere la moglie e vivere felici”, aggiungendo alla sua ricostruzione dei fatti la circostanza che il nostro “eroe”, senza macchia e senza paura, è uno straniero, quindi notoriamente più tutelato di un italiano. Perché in questo Paese di gente snaturata e avvezza a tutto (basta guardare il video, dove si vede un tizio che addirittura passeggia col cagnolino vicino al cadavere e all’assassino, magari più attento alla buona riuscita del filmatino con lo smartphone che alla gravità della scena) oramai non ci accorgiamo neanche più di come è diventata la nostra società, e fra poco ci apparirà normale che delle bestie possano girare a piede libero, con la quasi certezza dell’impunità, e che altra gente possa morire in questo modo. Occorre ormai solo affidarsi al padreterno (se ci si crede) o al fato e sperare che tutto vada bene. Una preghiera, per lei e per tutti noi, in primis per i nostri figli, il cui futuro non sarà purtroppo roseo…
E questo diventerà il classico omicidio di donna di serie b in quanto accaduto a donna straniera per mano di uno straniero quindi rilevanza ed indignazione a livello mediatico e social pari a zero come si è verificato per l omicidio a Parma etc..il bello che parliamo di femminicidi ma dati alla mano dei 93 commessi lo scorso anno più della metà sono commessi da stranieri..ed ovviamente non fa ugualmente notizia la moglie che uccide il marito oppure la compagna che uccide l altra compagna etc…narrazione distorta volutamente!!@ gli omicidi sono atti terribili e vanno tutti sanzionati in modo duro!