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Troppi cinghiali nei centri abitati,
abbattuti 24 esemplari

TOLENTINO e BELFORTE - I sindaci dei due comuni hanno firmato delle ordinanze. In collaborazione con la polizia provinciale c'è stata l'operazione condotta da personale abilitato. Il primo cittadino Mauro Sclavi: «Si dovevano scongiurare i rischi connessi alla presenza degli ungulati»

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Cinghiali in giro per le strade (foto d’archivio)

di Francesca Marsili

Troppi cinghiali in giro tra Tolentino e Belforte, abbattuti ventiquattro esemplari. L’intervento nasce da due ordinanze dei sindaci dei due comuni ed è stato preceduto da un tentativo di allontanare i cinghiali presenti in zona. Poi, sabato scorso, operatori abilitati e dotati di armi per la caccia al cinghiale (circa 20) hanno dato il via all’operazione. Il tutto sotto il coordinamento della Polizia provinciale e in collaborazione con la Polizia locale. Da tempo arrivavano segnalazioni sulla presenza di cinghiali nel centro abitato di Tolentino: nella zona industriale “Le grazie” e in contrada Rofanello. Mentre a Belforte nella zona industriale Fonte Moreto e in via Emilio Betti.

L’obiettivo primario dell’intervento è legato alla sicurezza e reso necessario dalla presenza incontrollata e sempre più frequente degli ungulati che vagano nell’ambito urbano.

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Il sindaco Mauro Sclavi

«Il problema c’è da mesi – spiega il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi -, le segnalazioni erano sovrapponibili tra quelle fatte dai residenti di Tolentino e quelli di Belforte. È emerso che nella zona stazionano numerosi esemplari. Così – aggiunge Sclavi -, in sinergia con il sindaco di Belforte, Alessio Vita, abbiamo affrontato il problema a cavallo dei due territori inviando una lettera alla Polizia provinciale e, successivamente ognuno con una ordinanza per limitare la presenza dei cinghiali e scongiurare i rischi connessi alla loro presenza».

Le operazioni sono iniziate verso le 7,30 di mattina e si sono protratte sino alle 15,30. Gli avvistamenti di intere famigliole di cinghiali a spasso per i centri urbani del Maceratese sono sempre più frequenti. Nelle strade di periferia i cinghiali, che secondo gli ultimi dati nelle Marche sono più di 40mila, hanno perso la diffidenza e acquistato spazi sempre più vicini ai quartieri residenziali. Gli animi come sempre si dividono tra chi invoca la convivenza e chi l’abbattimento.



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