Michele Paolucci
di Andrea Cesca
L’addio al calcio giocato con la maglia dell’amata Civitanovese dopo aver vinto due campionati, l’ovazione dei tifosi rossoblù sotto casa in segno di riconoscenza, il desiderio di intraprendere la nuova carriera come dirigente per la squadra della propria città. Sono stati mesi molto intensi per Michele Paolucci, vittima ad inizio anno di un grave infortunio al ginocchio che ha pesato nella scelta di appendere gli scarpini al chiodo.
Paolucci con la bandiera rossoblu durante la festa promozione
Gli ultimi giorni sono stati ancora più difficili, qualcuno a Civitanova ha storto il naso dopo la scelta di Paolucci di accettare l’offerta come direttore sportivo della Fermana. L’ex enfant prodige, che con il settore giovanile della Juventus ha messo a segno più gol di Boniperti, ha deciso di rompere il silenzio a pochi giorni dal derby di coppa Italia fra la Civitanovese e la squadra allenata da Ruben Dario Bolzan, avversario tradizionalmente “rivale”. Per spiegare che il suo non è un tradimento, ma la prima opportunità per iniziare la nuova carriera fuori dal campo, da dirigente.
Uno striscione per capitan Paolucci dopo l’infortunio
«Credo che a volte il silenzio valga più di mille parole ma ho capito che non è questo il caso. Non rinnegherò mai la mia storia da calciatore della Civitanovese, perché chi rinnega il proprio passato è senza identità. Ora occorrono delle precisazioni sugli ultimi mesi», inizia così la lettera con la quale Michele Paolucci intende fare chiarezza sulla sua scelta.
«A fine dello scorso campionato a differenza di tutti i miei ex compagni e allenatori non sono mai stato contattato, nessuno ha voluto prendersi questa responsabilità, avevo comunque deciso in autonomia e con grande serenità di smettere con il calcio giocato. Non ho mai avanzato nessuna pretesa economica (figuriamoci esosa) o richiesto una poltrona appartenente ad altri (Ds) .
Non ho mai preteso o ricevuto alcuna offerta reale di un posto nella Civitanovese (mi era stata paventata l’ipotesi di fare il secondo allenatore ma in maniera onesta ho risposto che non ero in grado e ci sarebbero state persone più adatte di me). Non ho mai preteso o ricevuto una reale offerta per altri ruoli (mi era stata paventata la possibilità di un ruolo ibrido come uomo immagine del settore giovanile senza la possibilità di avere a che fare con la prima squadra però per questioni di equilibri….) in pratica dal mio punto di vista si trattava di utilizzare la mia faccia con i giovani, i loro genitori e nonni senza nessun ruolo operativo. A me piace il calcio e non la politica e qui mi fermo.
A volte nella vita passano dei treni e devi avere la forza e il coraggio di salirci e ve lo dice uno che ha realizzato il suo sogno partendo da un provino alla Juventus alla quale non avrei dovuto partecipare, quindi tornando al presente, ho avuto la possibilità in un club magari rivale a livello di tifoseria ma sicuramente storico e importante come la Fermana che se pur in una situazione complicata mi ha offerto attraverso il mio ex compagno e Dg Federico Ruggeri, il ruolo di direttore sportivo.
Sono stato scelto e a 38 anni, in maniera pulita mi hanno chiesto di fare ciò che mi piace e hanno già capito che darò tutto me stesso per questa causa lavorando con una rete di contatti creati in 20 anni di carriera. Senza compromessi, mi è stato chiesto di fare il lavoro che mi piace in una società già strutturata e che proveremo a rendere organizzata dove ognuno fa il proprio ruolo senza interferenze. Che cosa avrei dovuto fare elemosinare da chi non mi voleva? Sperare che le cose sarebbero andate male per avere una possibilità? Mi spiace ma non sono fatto così. Ho preso una decisione professionale e me ne assumo ogni responsabilità. Avrei potuto parlare prima? Probabilmente sì.
Ora vorrei ringraziare il mister Sante con cui ho un rapporto di stima vera e affetto sincero, il dottor Angelini grande intenditore di calcio e Tonfoni uomo per bene, Maurizio Bernardi imprenditore serio e stimato in città, così come i miei ex compagni, vi siete spesi tutti per rendere il mio ritorno possibile e non lo dimenticherò. In ultimo un grazie ai ragazzi di Pc (Piazza Conchiglia ndr), con tanti di voi ci conosciamo da bambini e ci siamo proprio divertiti negli ultimi anni, vi siete esposti in un mondo dove nessuno ha il coraggio di farlo, capisco la delusione ma non me la sono sentita di abbassare la testa e nascondermi dietro un dito, voi tutti siete i guardiani del club e sono sicuro che farete bene.
Non ho rancore ma ai ben informati di cui sento tanto parlare dico che eravate stati informati molto male da qualcuno in malafede che vi garantisco quando mi incontrerà mi darà una pacca sulla spalla sorridendo, il calcio è così.
Sono un professionista e so cosa comporta voler puntare al massimo e la pressione che devi saper sopportare ma a quei giornalisti che covano in situazioni delicate dico di ricordarsi che l’odio genera solo odio e che tutti verremo giudicati prima o poi. Concludo dicendo che sono totalmente focalizzato sul mio nuovo ruolo ma dire le cose come stanno era un dovere nei confronti di me stesso e di chi mi ha sempre sostenuto. Domenica tornerò da avversario di certo ma non da nemico e potrò guardare tutti negli occhi perché io la faccia ce l’ho sempre messa».
Michele Paolucci alla Fermana, sarà il nuovo ds dei canarini
Hai fatto benissimo.da grande professionista serio chè 6 il presidente se voleva ti parlava che intenzioni avevi a fine carriera invece niente perché il tuo ruolo che volevi.fare nella tua città e ricoperto da ciicchi altra persona competente e vincente ribadisco 6 andato a fare il tuo lavoro che volevi fare in un altra società che ti a accolto a braccia aperte basta campanilismo.
Ha fatto benissimo, è un lavoro. E poi dovrebbero vergognarsi questi pseudo tifosi: l'hanno portato dalle stelle alle stalle nel giro di qualche settimana.
In bocca al lupo
Dallaltra parte viene detta in altro modo la lettera andava fatta prima di accettare con la Fermana non prima di una partita
Per il resto della sua vita fa ciò che vuole
Grande bomber onore non sei stato trattato da professionista ( nessun articolo per addio al calcio) perché questi non capiscono nulla di calcio. Pensano loro di aver vinto i 2campionati.....senza Paolucci che ha creato un grande gruppo eravamo ancora in promozione
Ancora seguite sto sport di mercenari ? Roba da matti
Ha pienamente ragione. Cosa doveva aspettare? A 38 anni è giusto che pensi al suo futuro. Lo pagano per la sua bravura e quindi è giusto così.
Buona fortuna ragazzo x il tuo nuovo cammino lavorativo . Te lo meriti
Bravissimo michele La verità prima poi viene sempre a galla e chi la dice cammina a testa alta Auguri x la tua nuova professione
Spesso noi amanti del calcio commentiamo quello che gli addetti scrivono e dicono ma la verità è 10 volte superiore rispetto a ciò che viene narrato .( soprattutto nel mondo pallonaro). Lui è un professionista e giustamente ha fatto la sua scelta ( che sinceramente avremmo fatto tutti .e chi non lo dice è ipocrita) Poi il campalinismo è terra per noi tifosi chi vive economicamente di calcio questi problemi ( giustamente) non se li fa
Bravoooo Micheeee grandeee professionistaa
Bravo e a differenza di come ha scritto e detto qualcuno non sei solo e la città non ti lascia da solo, solo i terroristi e i mezzi uomini fanno le scritte in quel modo. Un abbraccio.
Ha ragione.
Bravo Paolucci.
Ha fatto benissimo, finita l attività agonistica si guarda intorno per una nuova prospettiva professionale
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