di Gabriele Censi
Non trattiene le lacrime al termine della finale vinta il capitano del Cassero Leonardo Medei, una gara avvincente con Onglavina che vale il Palio della 44esima Disfida del Bracciale di Treia. I tanti giovani in gara testimoniano l’immutata passione del popolo treiese per lo sport tradizionale, il migliore è stato Leonardo Montefusco, battitore dalle juniores direttamente in prima squadra.
Per Treia un successo che significa anche festa per la città, ieri il gran finale con dieci giorni di taverne sempre piene e tanti visitatori. Il sindaco Franco Capponi in costume d’epoca ha premiato i vincitori: «È una delle manifestazioni che ci dà più visibilità, più lustro, e coinvolge tutta la popolazione. Sono circa in mille variamente coinvolti tra chi lavora nelle taverne e chi sta dietro al gioco. Per noi è anche un momento di promozione turistica, vengono ad assistere alla Disfida, ma soprattutto vivono l’atmosfera della città nelle serate».
Tra gli ospiti il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini: «Queste manifestazioni servono proprio per portare qui da noi quel turismo che è attento anche alle storie, alla cultura dei vari territori, complimenti a Treia che in tutte queste anni è riuscita a tenere vivo questo gioco, gioco che loro svolgono anche al livello nazionale con altre città, perciò è un modo anche integrato di fare turismo. In questa settimana le varie contrade si mettono in campo anche al livello gastronomico, di conseguenza i turisti possono vivere a pieno la comunità, è un’attività importante che dobbiamo sostenere per far sì che la nostra regione anche tramite queste eventi sia ancora più attrattiva».
Ultimo anno da presidente dell’ente Disfida per Alessandro Verdicchio: «Qui non si invecchia perché il gioco è comunque quello tradizionale storico dell’800, andiamo avanti con le regole, l’abbigliamento e le attrezzature dell’epoca. Arrivano moltissime persone perchè piace anche il gesto atletico, la competizione sportiva è sempre molto avvincente, quindi siamo contenti di questa risposta sia della cittadinanza, sia dei turisti». I verdi della squadra del Cassero capitanata da Leonardo Medei hanno schierato Leonardo Giannandrea, Marco Sparapani, Filippo Caracini, Mirko Branchesi, Matteo Tomassoni, Leonardo Montefusco, Marco Frascarelli, Matteo Orazi, Matteo Pulita, Giorgio Sassaroli, Fabio Pascucci (mandarino) e Roberto Medei (direttore tecnico). I gialli dell’Onglavina il capitano Graziano Sbergami, Mattia Bruzzesi, Riccardo Pettarelli, Matteo Ventura, Filippo Bianchi, Mauro Laurito, Elia Leonardi, Giampaolo Germani, Alessio Martorello, Simone Tartarelli, Corrado Speranza (mandarino e direttore tecnico). I gialli, terzi in classifica dopo le gare di qualificazione, sono riusciti sabato a staccare il pass per giocarsi il titolo, battendo prima Vallesacco e poi il Borgo che aveva chiuso la prima fase della Disfida con gli stessi punti del Cassero, passando, però, per secondo per la differenza giochi. All’Onglavina la soddisfazione di aver vinto la Disfida Juniores, battendo in finale il Borgo.
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Ammiro molto Treja, città nobile, pulita, che sa mantenere le sue tradizioni perché le ama. E sa immortalarle pure sul marmo, con la scultura inneggiante alla disfida del bracciale dello scultore Sandro Piermarini a Passo di Treja.